Berlino

10 cose (più una) da spiegare a chi non è di Berlino

Berlino è la città del momento, è innegabile. Molte persone si stanno trasferendo nella capitale tedesca e dopo un po’ cominciano a ricevere parenti e amici in visita, desiderosi di partecipare anch’essi alla vita della città.

Ecco una rapida lista, tra il serio e lo scherzoso, di cose da spiegare a chi a Berlino (per ora) non vive.

1. Gli affitti sono abbastanza bassi

A patto che non si cerchi casa a Prenzlauer Berg, Kreuzberg, Neukölln, Charlottenburg, Friedrichsain, Mitte e in qualsiasi altro quartiere che rientri nel confine ideale (e mitologico) della Ringbahn. Ma a Spandau o Karlshorst c’è sicuramente qualcuno disposto ad affittare stanze o appartamenti a prezzi accettabili (che ormai sono rimasti nella memoria solo di chi vive in città da anni). Scherzi a parte, gli affitti sono ancora piuttosto bassi se paragonati a quelli di altre capitali europee o di città come Roma e Milano. Però bisogna armarsi di pazienza nella ricerca e, soprattutto, avere anche parecchia fortuna. I prezzi ormai salgono a briglie sciolte.

2. Non tutti parlano inglese

Intendiamoci, molti lo parlano. E pure bene. Ma dimenticate di andare in un qualsiasi “Amt” armati soltanto della lingua di Shakespeare perché, salvo rare e piacevoli eccezioni, vi ritroverete a esporre il vostro problema a qualcuno che vi capisce solo in parte. E che certo non sa come aiutarvi in quella che non è la sua lingua madre. A Berlino l’inglese può essere sufficiente all’inizio, ma se si arriva in città con l’intenzione di rimanerci per un po’ è bene accettare l’idea che una vita dovrà esservi sufficiente per imparare il tedesco (contrariamente a quello che sostenevano l’inglese Richard Porson e l’americano Mark Twain).

3. Guardarsi negli occhi quando si brinda è obbligatorio

Ammesso che alla (*numero imprecisato*) birra siate ancora in grado di farlo. Non starò qua a spiegarvi come mai, scopritelo da soli. Però posso dirvi con certezza cosa NON succede. I ghiacci dei Poli non si scioglieranno più velocemente, il tedesco non diventerà una lingua più facile. Il Club Mate non si trasformerà in Champagne e gli affitti in città non ritorneranno quelli dei bei vecchi tempi (vedere punto 1).

4. Sì, ci sono dei trucchi per entrare nei club berlinesi

Ma non li riveleremo di certo. Già ci sono code chilometriche per entrarci, volete finirci in mezzo anche voi? Lasciate perdere. Passate una serata alternativa: andate in un locale che fa musica techno, ordinate una camomilla e mettetevi seduti in un angolo a leggere Topolino. Vi noteranno di sicuro.

5. Potete davvero comprare marijuana a Görlitzer Park

Ma ne vale la pena? È molto probabile che nel sacchettino che vi mettono in mano ci sia dell’origano o un misto di erbe. A proposito di questo. Già che ci siete andate a Görlitzer Park in una domenica di sole. Mal che vada, se vi rifilano il pacco, potrete usare le spezie per insaporire la grigliata.

6. Non scattatevi selfie al memoriale dell’Olocausto

Che, per completezza d’informazione, si chiama “Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa”. C’è davvero bisogno di spiegare perché?

7. Non avete bisogno di comprare un biglietto per entrare nella metro

Ma per viaggiarci sì! All’ingresso delle stazioni di Berlino non ci sono tornelli automatici o controlli di alcun tipo. Si sale direttamente a bordo. Aspettate a festeggiare pensando di averla fatta franca. Qua i controllori ci sono eccome e sono anche piuttosto persuasivi. Se avete comunque deciso di non comprare il biglietto, affari vostri. L’idea della discussione in tedesco col controllore (e la successiva multa) avrebbe già dovuto essere un deterrente sufficiente.

8. Tenete sempre a portata di mano del denaro contante

Un sacco di negozi e ristoranti non accettano il pagamento con la carta di credito. Forse per cercare di avere un po’ di mancia in più. Forse perché pagare con le banconote si addice di più ad una città che, come disse il suo sindaco qualche anno fa, «È povera ma sexy».

9. A Berlino si può ancora fumare (più o meno) liberamente

Nessuno vi guarda male. La legge antifumo in Germania è meno restrittiva che in altri paesi e si possono tranquillamente trovare dei locali al chiuso in cui ci si può accendere una sigaretta senza suscitare isterismi di massa. E non sto parlando solo delle più veraci Kneipe di quartiere (intendo quelle uscite direttamente dagli anni ’70, in cui potreste trovarvi faccia a faccia con l’ispettore Derrick, se solo fosse vivo), ma anche di locali alternativi o inaugurati da poco. Ovviamente non abusate di questa libertà e rispettate chi non la pensa come voi. Dove c’è il cartello che segnala il divieto di fumo (edifici pubblici, stazioni, aeroporti) attenetevi alle regole.

10. Attenti alle piste ciclabili!

Se state passeggiando fate attenzione a non invadere la striscia di mattonelle rosse sul marciapiede. Quella è riservata alle bici. I ciclisti, a Berlino e in tutta la Germania, prendono gli spazi a loro riservati molto sul serio e l’invasione della pista ciclabile da parte dei pedoni non è ben tollerata. La gamma delle punizioni va dalla scampanellata vigorosa all’urlo di avvertimento (qualche volta corredato da insulto). Per questo motivo, una delle specialità acquisite dal residente straniero a Berlino è il salvataggio in extremis del parente/amico in visita che è sconfinato nella pista ciclabile.

10+1. La street art è dovunque, ed è davvero bella

Punto. Niente da aggiungere.

(L’articolo è liberamente ispirato ad un testo precedentemente pubblicato sul Magazine “Thrillist”)

Muro di Veronique Lauro Lillo

© Veronique Lauro Lillo

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Immagine di copertina: © Gerrit Van del Linden