10 luoghi comuni sulla Germania: ecco quanto c’è di vero

I luoghi comuni e gli stereotipi sui popoli – come tutte le generalizzazioni – sono sempre imprecisi e a volte irritanti. Eppure, molto spesso, contengono un fondo di verità e possono dire tanto sull’antropologia di una nazione. Di cliché sui tedeschi ne esistono tantissimi: precisi, efficienti, freddi, risparmiatori, poco divertenti, ecologisti, fan dell’alimentazione bio e dell’ingegneria, gran bevitori di birra. Ne abbiamo presi in considerazione dieci, tralasciando quelli più stupidi, volgari e ingiusti, e analizzando quanto c’è di vero e quanto c’è di falso in alcune affermazioni che normalmente si dà per scontate, quando si parla di Germania.

In Germania tutto è puntuale ed efficiente: falso

Ok, indubbiamente i tedeschi sono gran lavoratori, efficienti, organizzati. Ma, una volta in Germania, non aspettatevi che ogni servizio, mezzo di trasporto, lavoro pubblico funzioni alla perfezione. I tedeschi, come tutti, hanno le loro debolezze e non sono immuni da ritardi, sprechi, corruzione: basti ricordare l’enorme scandalo del nuovo aeroporto di Berlino, le infinite liste di attesa per un appuntamento al Bürgeramt o la famigerata reputazione della Deutsche Bahn, considerata dai tedeschi sinonimo di ritardi e disservizi.

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Il cibo tedesco è immangiabile: falso

Non potete aspettarvi la ricchezza e la varietà della dieta mediterranea, questo è sicuro. Ma ciò non significa che la cucina tedesca sia da buttare in toto: piatti di carne come lo «Schweinshaxe», lo stinco di maiale, specialità regionali come i «Maultaschen» (sorta di ravioli tipici svevi), le tante gustose tipologie di pane, il pesce nordico, le patate dolci, il cavolo (ok, deve piacere), le ricette stagionali con gli asparagi, i dolci spesso pesanti ma golosi. Insomma, non sarà la cucina più buona del mondo, ma anche affermare che l’unica ricetta tedesca sia il kebab suona un tantino ingeneroso…

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I tedeschi hanno una letale fascinazione per il trash: vero

Vero, verissimo. Inguardabili telefilm anni ’80, programmi TV che fanno impallidire il nostro peggior cafonal, le cosiddette Ballermann hits, Schlager dalla base dance che parlano di alcol, sesso e relax sulle spiagge di Ibiza, abbigliamenti improbabili. Ok, la faccenda cambia se si prendono in considerazione gli under 35 di grandi città come Berlino, spesso invece portabandiera di avanguardie estetiche, musicali e politiche. Ma, girando per le strade tedesche, non svanisce mai del tutto l’impressione di trovarsi in una puntata de L’ispettore Derrick o del Commissario Rex.

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I tedeschi sono freddi e scortesi: vero e falso

Mediamente i tedeschi, specie quando ci si conosce da poco, non amano il contatto fisico e le esternazioni calorose di affetto a cui siamo abituati noi italiani. E, specie a Berlino, sono in molti a restare «traumatizzati» di fronte all’estrema franchezza – se non proprio alla scortesia – dei suoi abitanti, la proverbiale Berliner Schnauze. Se a questo si aggiunge che i tedeschi sono molto gelosi della propria indipendenza e legati alle loro cerchie lavorative e familiari, potrà sembrare una vera impresa socializzare in Germania. E in parte lo è, come testimonia un recente sondaggio in cui un campione di expat la inserisce tra i Paesi meno amichevoli al mondo. Ma, rovescio della medaglia, i tedeschi danno grande peso all’amore, preferiscono l’onestà alla cortesia di facciata, sono  – una volta conquistata la loro fiducia – amici leali e discreti, capaci dei gesti più affettuosi. Provare per credere.

I tedeschi non hanno senso dell’umorismo: falso

Ogni popolo ha la sua forma di umorismo. Generalmente quello tedesco è più simile al «british», sottile, pungente e talvolta sofisticato, che a quello italiano. Così l’idea, molto diffusa, secondo cui i tedeschi non siano divertenti oppure privi di senso dell’umorismo di fronte alle battute altrui, è fondamentalmente basata su un equivoco: quello secondo cui culture diverse debbano necessariamente ridere per le stesse cose. Provate a sintonizzarvi sulla lunghezza d’onda dell’humour teutonico: troverete certe sue espressioni – come ad esempio il comico Jan Böhmermann o la comunicazione della BVG di Berlino – brillanti, auto-ironiche, intelligenti, feroci, a seconda dei casi.

I tedeschi amano David Hasselhoff: vero

Probabilmente non così tanto come credono i turisti americani. Però il celebre bagnino di «Baywatch» è davvero amato in Germania, soprattutto perché nel Capodanno del 1989 si esibì a Brandenburger Tor in una Berlino appena riunificata cantando un pezzo, «Looking for Freedom», che poi sarebbe rimasto nell’immaginario collettivo. Tant’è che 25 anni dopo, nel 2014, il buon David è tornato ad esibirsi sullo stesso palco e di recente, a Berlino, gli hanno addirittura dedicato un piccolo museo.

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La Germania è eco-friendly: vero e falso

Vero, perché la Germania è la patria della raccolta differenziata e dello Pfand, perché le città tedesche sono piene di bici e spazi verdi, perché la politica tedesca vuole raggiungere l’indipendenza energetica dai combustibili fossili entro il 2050, e già attualmente l’apporto delle rinnovabili è estremamente rilevante (nel 2017, per fare un esempio, dovrebbe essere pronto il primo treno a idrogeno per passeggeri, e i Verdi hanno presentato un progetto per far circolare solo auto elettriche entro il 2030). La Germania, però, è anche il Paese che consuma più lignite al mondo ed è di qualche giorno fa la notizia che il 44 percento della differenziata tedesca finisce negli inceneritori anziché essere riutilizzata. Insomma, luci ed ombre.

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I tedeschi sono estremamente risparmiatori: vero

Lo testimoniano ad esempio i cosiddetti Snäppchenjäger, cacciatori di offerte. Sono quelli che passano ore ed ore a comparare i prezzi di tutti i prodotti, anche di quelli che costano pochi euro, per poi effettuare una spesa separata in base alla convenienza in supermercati diversi. Un’attività minuziosa e diffusa, che probabilmente in Italia svolgono con altrettanta scientificità solo i pensionati con un sacco di tempo libero. Inoltre, come sa chiunque abbia cenato con un gruppo di tedeschi, non è affatto raro che al momento del conto, anziché pagare per praticità alla romana, si divida tutto in proporzione con una precisione per noi piuttosto inconcepibile, anche quando tutti hanno ordinato portate all’incirca dello stesso prezzo: così, quando si paga getrennt (separati), non deve stupire vedere conti singoli di 17,28 €, 16,95 €, eccetera. Ma, come ammettono i tedeschi stessi, il confine tra parsimonia e tirchieria rischia così di farsi molto labile.

I tedeschi fanno vita sana e all’aria aperta: vero e falso

I tedeschi amano la natura e hanno fama di Wanderer, di escursionisti tra montagne e boschi. Specialmente i più giovani sono molto attenti ad un’alimentazione sana, bio e povera di carne e a rimanere «fit», in forma. Fanno sport, si spostano in bici e sono tra i più vegetariani d’Europa. Ma una lunga tradizione di sedentarietà, birra, patate e salsicce continua a far sentire i suoi effetti, specie sui più anziani: così, al tempo stesso, i tedeschi sono decisamente più grassi della media europea, come conferma un recente sondaggio Eurostat.

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Molti tedeschi odiano Berlino: vero

Amatissima da giovani e meno giovani di tutto il mondo che la scelgono come loro patria adottiva, Berlino non è invece sempre ben vista dagli altri Länder tedeschi. Chi vive da qualche tempo a Berlino avrà sentito le più svariate lamentele sulla capitale da parte di tedeschi che ci vivono loro malgrado, magari per lavoro: sporca, disordinata, pericolosa, fannullona, piena di turisti. O ancora: i suoi mezzi sono sempre in ritardo, la sua vita notturna è inutilmente eccessiva, la sua burocrazia e i suoi servizi rubano risorse preziose ad altre regioni più produttive (ricorda qualcosa?). La competizione con il resto del Paese, specialmente con la «nemesi bavarese», incarna in fondo due diversi modi di essere tedeschi. E ricorda indirettamente che i luoghi comuni vanno sempre presi «cum grano salis».

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