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Cosa disse nel 1964 Martin Luther King in visita a Berlino Ovest

La celebre visita di Martin Luther King a Berlino

Era il 1964, quando Willy Brandt, sindaco di Berlino Ovest, invitò Martin Luther King a Berlino in occasione della commemorazione del Presidente John F. Kennedy, assassinato l’anno precedente. La cerimonia, svoltasi appena fuori dallo stadio di Waldbühne di Berlino Ovest, raccolse una folla di 20.000 persone. Tuttavia, in quell’occasione Martin Luther King accettò un secondo invito: quello di entrare a Berlino Est.

Il discorso tenuto a Berlino

Nel suo discorso a Berlino, Martin Luther King esprimeva tutta la sua gratitudine per essere in quella città, simbolo di divisione tra uomini. Indipendentemente dal Muro, sosteneva come in entrambe le parti ci fossero bambini ugualmente figli di Dio. Il discorso proseguiva menzionando la continua ricerca di significato sia di uomini che di donne, della loro speranza e fede. Lo scontro tra gli africani d’America e i bianchi degli Stati Uniti fu paragonato allo scontro tra comunismo e democrazia a Berlino: così come l’America stava cercando di far coesistere i due gruppi nonostante le differenze, allo stesso modo Berlino stava mettendo alla prova due ideologie politiche in lotta per la supremazia. Tuttavia, il Muro di Berlino rappresentava soprattutto un muro simbolico, causa di tutte le divisioni nel mondo: Martin Luther King non fece altro che promuovere l’unione tra popoli e ideologie.

L’invito nella Berlino Est

Heinrich Grüber, ex pastore di una chiesa di Berlino Est ed ex prigioniero in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale per aver contestato apertamente il partito nazista, invitò Martin Luther King a tenere un discorso anche nella zona Est. Nella sua lettera, spiegava come durante il regime di Hitler si fosse vergognato di essere tedesco e come provasse ora imbarazzo per essere un uomo bianco. Concludeva la lettera esprimendo tutta la sua solidarietà per la battaglia che Martin Luther King stava combattendo contro l’ingiustizia. Gli Stati Uniti si mostrarono preoccupati riguardo la decisione di fare visita anche a Berlino Est e, nonostante l’ambasciata gli avesse ritirato il passaporto, Martin Luther King si fece comunque scortare fino al Checkpoint Charlie dove esibì la propria American Express card. Quel giorno tenne due discorsi, uno a Marienkirche e l’altro a Sophienkirche. La sua presenza nella Berlino Est fu percepita da molti come un segno di Dio.

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Immagine di copertina: ©WikiImages, M. L. King, CC0