Mamma Berlino Addio!

di Manolo Marcenò*

A Berlino salutavo gli amici. Dove vai? Vado in Irlanda. Ma che sei matto?

Me ne andavo da quella Berlino frociona, hipster, da quella Berlino del “ci sono troppi italiani”, da quella Berlino delle pizzerie, dei kebab alle 5 di mattina, degli “Späti”, delle Bäckerei…

Me ne andavo da quella Berlino degli Hausmeister, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, delle biciclette che ti investono, quella Berlino dell’Anmeldung, degli impiegati del comune scorbutici, dei bancari…

Me ne andavo da quella Berlino dei pisciatoi, delle fontanelle, del ring orario, del ring antiorario, quella Berlino laica, protestante, musulmana, buddista…

Me ne andavo da quella Berlino degli attici con la vista, la Berlino di Alexanderplatz, di Prenzlauer Berg, della Ku’damm, di Bergmannstrasse, quella turistica, quella di giorno, quella di notte, quella dell’orchestrina al Mauerpark , la Berlino del muro comunista e dei mercatini turchi…

Me ne andavo da quella Berlino che ci invidiano tutti, la “über alles”, della torre della televisione, dell’isola dei musei, di Potsdam, della porta di Brandeburgo, della Zittadelle Spandau, quella Berlino sempre con il sole coperto – estate e inverno – quella Berlino che “è meglio di Londra”…

Me ne andavo da quella Berlino dove la gente pisciava per le strade, quella Berlino fetente, impiegatizia, della Sternburg, della coda al Berghain, quella Berlino dei ricchi gastronomi: quella Berlino dove non c’è lavoro, dove non c’è un euro, quella Berlino del sussidio…

Me ne andavo da quella Berlino del Kitkat, del Tresor, del Sage Club, Privat Club, del White Trash, del Bassy…

Me ne andavo da quella Berlino dimmerda! Mamma Berlino: Addio!

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*Mamma Berlino Addio è il riadattamento in chiave berlinese di Mamma Roma Addio, celebre monologo scritto da Remo Remotti (lo trovate sotto)

*Manolo Marcenò 38 anni, di Caserta, vive da otto anni – sempre lavorando – a Berlino. Tra le sue esperienze c’è stata l’apertura del celebre locale Aspettando Filippo. Ha da poco deciso di trasferirsi a Galway, Irlanda, per tentare una nuova avventura nel campo dei videogiochi. Il suo rapporto con Berlino è di amore e odio. “Non è detto che non ritorni…”

Photo: © Matthias Ripp CC BY SA 2.0

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