Berlino, la mappa delle metro è tradotta in arabo per accogliere i richiedenti asilo

Migranti. Il flusso è continuo in tutta la Germania ed in particolare a Berlino dove i centri di prima accoglienza crescono a dismisura (si utilizza anche l’ex aeroporto di Tempelhof) e ogni giorno vengono raccolte impronte digitali e richieste d’asilo di migliaia di persone. È per andare incontro alle loro difficoltà negli spostamenti internamente alla città che la BVG, l’azienda dei trasporti pubblici berlinesi, ha da ieri messo in circolazione un intero depliant scritto in arabo per aiutare ogni migrante a orientarsi sia a livello di titoli di viaggio che di spostamenti. I vademecum sono distribuiti sia nei centri d’accoglienza che all’interno di alcune delle stazioni principali (Alexanderplatz, Ostbahnhof, Zoologischer Garten, Hauptbahnhof). Ve ne è anche una versione onlin che si può scaricare interamente, in versione pdf, cliccando qui.

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Si tratta senza dubbio di un altro esempio di apertura della Germania verso le migliaia di persone che fuggono da guerra e povertà attraverso rotte lunghe e spesso molto pericolose (qui il nostro reportage da Turmstrasse 21, Berlino) . Nonostante le parole di Angela Merkel, “siamo pronti ad accogliere 500mila rifugiati ogni anno”, è bene ricordare che non tutti gli arrivati otterranno il permesso di rimanere. Mentre per i siriani la richiesta d’asilo ha quasi la certezza di essere accettata anche se già fatta in precedenza ad un altro Paese dell’Unione Europea (si tratta della sospensione del trattato di Dublino messa in atto dalla Germania tre settimane fa) , per molti altri, libici, egiziani, afgani, irakeni, libanesi, ecc, la domanda sarà valutata singolarmente, tenendo conto di quelli che si presumono sarebbero stati gli effettivi rischi all’incolumità del richiedente caso mai fosse rimasto nel proprio Paese. Nell’attesa che la loro richiesta sia valutata (i tempi medi sono di 5 mesi, ma la Germania conta di accorciarli) vivono nelle città in cui le autorità tedesche hanno deciso di sistemarli (non sempre si rimane nella località in cui si è fatto domanda) cercando un pizzico di normalità.

L’iniziativa della BVG di tradurre la mappa della metro di Berlino in arabo potrà sembrare anche una piccola cosa, ma dimostra un’attenzione alla dignità dell’essere umano di cui, berlinesi o no che siamo, possiamo andare fieri e prendere da esempio nel nostro piccolo quotidiano.

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