7 storie dimenticate di resistenza al nazismo tra Berlino e resto del mondo: Contro verso di Vincenzo De Lucia

Sette storie – due ambientate nella Berlino hitleriana – di eroismo silenzioso e opposizione al regime nazista. È Contro verso, il nuovo libro di Vincenzo De Lucia, insegnante di lingua e letteratura tedesca ed esperto di lungo corso di cultura germanica

Hans, brillante avvocato; Werner, coraggioso sportivo; Hanno, promettente studente; Mildred, colta ricercatrice; Anton, bravo soldato; Harro, generoso ufficiale, e Libertas, seducente artista; Franz, onesto sacerdote. Tutti avrebbero potuto godere degli agi della vita, dei successi e dei riconoscimenti nelle loro professioni ma, di fronte alla barbarie nazista, rifiutano di essere dei Mitläufer, di andare a favore di corrente, e decidono, ognuno a modo proprio, con le proprie debolezze e paure, di andare contro verso. Sanno che pagheranno questa scelta a caro prezzo. Hanno paura, ma non possono accettare l’indifferenza di fronte a tanta inaudita violenza.

Il passato come monito per l’attualità: Contro verso di Vincenzo De Lucia

Contro Verso è una raccolta di racconti ambientati nella Germania del Terzo Reich, eppure di tremenda attualità. Ognuna delle sette storie, ricostruite con perizia filologica e raccontate con sapienza narrativa da Vincenzo De Lucia, è un pugno nello stomaco e ci parla di temi che non smettono di interrogarci e renderci inquieti: qual è il dovere del singolo quando una società, forse un’epoca intera, si abbandona alla barbarie, quando il giusto diventa illegale e l’orrore diventa legge? Quale rapporto intercorre tra responsabilità individuale e colpe collettive della macchina totalitaria? In una società patologica come quella nazista, è più sensato fare carriera nel sistema per provare a mitigarlo dall’interno o consacrarsi a un’opposizione aperta, probabilmente velleitaria e mortale per chi si immola nell’impresa? L’esilio o la cosiddetta innere Emigration, la fuga in sé stessi e la disapprovazione interiore pur nell’accettazione formale del nuovo regime, sono da considerarsi come forme di connivenza?

De Lucia non ha la pretesa di fornire risposte a questioni così gigantesche da risultare aporetiche. Le pagine di Contro verso non restituiscono le massime – assertive ma astratte – di un trattato d’etica, ma l’esempio concreto di donne e uomini che osarono dire no al disumano a costo della rinuncia alla loro carriera, ai loro affetti, alla loro serenità personale o persino alla loro vita. Lo fecero con semplicità, senza tanti calcoli e senza badare all’esito delle loro azioni, solo perché sentivano di star facendo la cosa giusta. Come scrive l’autore nell’introduzione, «non tutti sanno essere eroi, ma a volte non serve esserlo; basta non essere complici della barbarie, a partire dai piccoli gesti».

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L’avvento del nazismo cambia il volto di Berlino, ma non di tutti i berlinesi

Ognuna delle storie raccontate da De Lucia si dipana con le sue irripetibili peculiarità, eppure tutte presentano alcuni tratti comuni: i gesti di solidarietà e di accoglienza nei confronti di vicini perseguitati, l’opposizione aperta o velata mediante la parola o l’azione, mediante decise azioni di resistenza o piccoli gesti di umanità e di bontà; il valore di testimonianza assunto dalla propria condotta, spesso disperata, quasi sempre consapevolmente destinata al fallimento nello scontro impari con la gabbia d’acciaio nazista. Sullo sfondo di queste vite, si staglia una Germania stravolta dal furore nazionalista, dal risentimento post Versailles, dal delirio razzista. E due tra le storie più commoventi e tragiche sono ambientate proprio a Berlino, una Berlino appena uscita dai suoi ruggenti anni Venti, bellissima sebbene prigioniera di un Reich sempre più oppressivo. Nella capitale, tra Neukölln e Charlottenburg, tra Wilmersdorf e Moabit, si muove il giovane Hanno, che già a 12 anni sviluppa una coscienza antifascista e si dà al volantinaggio clandestino anti-regime; a Berlino vivono, inquieti e innamorati, Libertas e Harro, e sul Kudamm, dove ancora si osa sfuggire alla cappa di repressione, cantano i brani proibiti del negro Louis Armstrong.

Foto: La targa commemorativa di Hanno Günther in Onkel-Bräsig-Straße 108, Berlin-Britz © OTFW CC BY-SA 3.0

Eroi del quotidiano

Sulle vite di questi oppositori silenziosi, vivaci e ricche di senso, incombe minaccioso l’abisso. Il libro di De Lucia prova a rendere merito a questi eroi del quotidiano che non si piegarono a un male tanto più straripante quanto più banale, tracciando la strada per un riscatto che sarebbe arrivato pochi anni dopo. Perché anche nella catastrofe, nella sconfitta, nell’impossibilità di operare una libera scelta, conclude l’autore, si può sempre provare a non «compromettere la propria esistenza», a «non oltrepassare il confine; può bastare infilarsi nel fine lembo della dignità umana, sollevando un granello di indignazione»; perché «una goccia d’umanità in un mare d’orrore è pur sempre meglio di niente».

Vincenzo De Lucia, l’autore

Vincenzo De Lucia insegna Lingua e Letteratura tedesca al liceo Guacci di Benevento. Relatore in diversi convegni internazionali presso le Università di Lipsia, Amsterdam e Bratislava, ha collaborato nel 2003 con il Museum Europäischer Kulturen di Berlino. Si è occupato di problematiche interculturali come ricercatore dell’A.N.S.A.S (ente di ricerca del MIUR) e ha tradotto dal tedesco opere letterarie. È autore della raccolta di racconti La scelta (Midgard Editrice) e nel 2016 ha pubblicato la guida storico-letteraria sulla capitale tedesca A spasso per Berlino.

Contro verso. Storie di resistenza alla barbarie nazista

di Vincenzo De Lucia

Casa editrice: Spring Edizioni

Prezzo di copertina: 16,00 €

(Acquistabile a 13,60 € su Spring Edizioni)

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Immagine di copertina: © Bundesarchiv, Bild 102-14468 / Georg Pahl / CC-BY-SA 3.0