Allee der Kosmonauten, il viale dei sogni infranti della Berlino socialista

Berlino, Allee der Kosmonauten. Il nome di per sé tradisce il passato socialista di questo viale berlinese situato nei distretti orientali di Lichtenberg e Marzahn-Hellersdorf. Il termine tedesco Kosmonaut, in italiano “cosmonauta”, deriva infatti dal russo. Costruito negli anni Settanta, in piena epoca socialista, Allee der Kosmonauten deve il suo nome al volo spaziale dell’astronauta sovietico Waleri Bykowski e dell’astronauta tedesco Sigmund Jähn a bordo della nave spaziale Sojus 31 nel 1978. L’atmosfera che si respira sul posto rimane a tutt’oggi ben conservata per via dei numerosi Plattenbau, casermoni tipici della Repubblica Democratica Tedesca, distribuiti per tutta la lunghezza del viale. A giudicare dal nome della via, dall’architettura e dall’insegna del vecchio cinema Sojus, sembrerebbe proprio di essere stati catapultati indietro nel tempo. Ma le incursioni dell’era moderna non mancano nemmeno in questo piccolo microcosmo: il cinema Sojus verrà infatti presto sostituito da un Rewe, una delle maggiori catene di supermercati tedesche, mentre l’albergo Aaphotel è adibito oggi ad alloggio per rifugiati. Tre elementi, il socialismo, il capitalismo e la crisi migratoria che si incontrano nel cuore della Berlino di oggi.

Il fotoreportage di Gianluca Pardellifotogiornalista italiano, già collaboratore del The Guardian e di diverse riviste nazionali e internazionali e docente di fotogiornalismo presso Berlino Schule:

 

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Tutte le foto © Gianluca Pardelli