Omino del semaforo di Berlino

Ampelmann, a Berlino c’è una mega statua dell’omino del semaforo della DDR

Berlino celebra l’Ampelmann con una statua gigante dell’«omino del semaforo»

Chiunque metta piede nella capitale tedesca e si trovi a dover attraversare le strisce pedonali si accorgerà di un singolare segnale luminoso per i pedoni che campeggia in gran parte della città: un omino basso e paffuto con tanto di cappello che non appena il segnale diventa rosso allarga le braccia in segno di pericolo. Si tratta di Ampelmann. L’«omino del semaforo» è uno dei pochi segni dell’la ex Repubblica Democratica Tedesca ad essere sopravvissuto alla riunificazione della Germania.

La statua di Ampellmann

Per celebrare i 25 anni di riunificazione tedesca l’artista Ottmar Hörl ha creato una statua che riproduce le sembianze di Ampellmann. La scultura alta 3 metri e mezzo si trova vicino Potsdamer Platz. Nonostante le sue notevoli dimensioni non è facilmente individuabile. L’Ampelmann gigante si trova infatti in un prato appena fuori dalla Hessische Landesvertretung (Uffici del distretto dell’Assia), in una posizione abbastanza isolata. Aguzzando gli occhi e spendo dove cercare la statua dell’omino del semaforo balza subito agli occhi in tutta la sua maestosa imponenza. Posto poco conosciuto e frequentato merita davvero una visita e una bella foto.

La storia di Ampelmann

Disegnato nel 1961 dallo psicologo Karl Peglau su incarico di funzionari dell’ex DDR con lo scopo di diminuire gli incidenti stradali, l’omino riscosse subito successo e fu presto impiegato su tutti i semafori pedonali di Berlino est: la sua forma simpatica e allo stesso intuitiva e ben visibile veniva recepita con maggiore velocità dai pedoni, risultando più efficace ai fini della sicurezza. Con la caduta del muro gli Ampelmännchen furono pian piano soppiantati fino a quando nel 1996 il designer industriale Markus Heckhausen si inventò una lampada utilizzando i vecchi pezzi di semaforo dell’est con al centro il simpatico omino. Negli anni la nostalgia per i vecchi semafori dell’est si fece sempre più forte finché nel 1997, con un referendum popolare, i berlinesi scelsero di reintrodurre l’amato omino luminoso su gran parte dei semafori di Berlino est (ma anche un po’ ad ovest). Heckhausen, cavalcando l’onda del successo che lui stesso contribuì ad alimentare, fondò alla fine degli anni ’90 una propria compagnia di design che grazie ad un accordo con l’ideatore dell’omino del semaforo divenne l’unica detentrice dei diritti del marchio Ampelmann. Da qui l’apertura di vari punti vendita e di un ristorante: gadgets di ogni tipo, abbigliamento, accessori, che hanno fatto diventare il singolare omino luminoso un’icona di Berlino e di quell’Ostalgie che affligge ancora tanti (ma sempre di meno, gli anni passano per tutti e così si sbiadiscono i ricordi) dei suoi abitanti.

Statua dell’Ampelmann

In den Ministergärten 5,

10117 Berlino, Germania

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 Foto Copertina: © Youtube