vivere in Italia

Bella, ma “precaria”. L’Italia è diventata tra i peggiori Paesi dove espatriare

L’Italia ha un patrimonio culturale immenso e a lungo ha esercitato un grande fascino su turisti e residenti. Ma come si trovano gli “expat” che l’hanno scelta come destinazione per iniziare la loro nuova vita?

Bahrein, Costa Rica, Messico, Taiwan: non è una classifica banale quella emersa dall’annuale sondaggio svolto da InterNations sulle destinazioni ideali dove andare a vivere secondo gli expat, ovvero tutti quei cittadini stranieri che si sono trasferiti non tanto per ragioni economiche, ma di qualità della vita in generale. Ciò non toglie che se la Germania si colloca tra i migliori Paesi,  l’Italia occupa solo il 60esimo posto (su 65).

Il sondaggio Expat Insider 2017

La ricerca Expat Insider 2017 racconta il mondo attraverso gli occhi degli “expat”. L’indagine è stata svolta intervistando oltre 13.000 persone espatriate in tutto il mondo. La domanda principale è “ti senti a casa dove sei ora?”, ma lo studio prende in considerazione tanti altri temi e fattori, non solo economici. Se parliamo di Italia, le tre principali comunità sonostatunitense (21%), britannica (18%) e tedesca (4%). L’età media è di 44,5 anni, la ripartizione per genere indica 77% di donne e 23% di uomini. Perché hanno scelto l’Italia? Il patrimonio artistico e storico, la qualità dell’offerta culturale e l’essersi innamorati di un/a nostro/a connazionale.  Tre su cinque, infatti, dichiara di avere un partner italiano.

Vivere in Italia oggi: gli aspetti positivi…

«Penso che l’aspetto più bello di vivere in Italia siano le persone. Sono molto amichevoli e farebbero di tutto pur di aiutarti». Così si è espresso uno degli americani intervistati. Una volta scelta l’Italia, difficile avere ripensamenti. Il 70% degli intervistati non ha avuto difficoltà ad ambientarsi e ama le condizioni climatiche della Penisola. Sebbene risulti determinante la conoscenza dell’italiano, il 44% ha dichiarato di non aver avuto difficoltà nell’imparare la lingua.

e quelli negativi.

Quasi 1/3 degli intervistati non è soddisfatto delle infrastrutture e dei trasporti italiani. Viene valutato negativamente il sistema di tassazione e la situazione economica e lavorativa. I salari vengono considerati bassi. Il 51% degli expat in Italia è scoraggiato quando pensa alle prospettive di carriera. Lo stesso può essere detto per la sensazione di precarietà: 2 expat su 5 considerano il loro lavoro poco sicuro. Grande l’insoddisfazione anche nel settore educativo. Il 49% dei genitori è infelice delle scarse possibilità offerte ai propri figli dal sistema scolastico. Va però sottolineato che quegli stessi genitori apprezzano il generale atteggiamento dello Stato nei confronti delle famiglie. Infine, il 78% degli expat si dichiara soddisfatto della salute dei suoi figli ed apprezza il sistema sanitario dell’Italia. Nell’800 l’Italia era il Paese dei Grand Tour: Goethe, Dumas, Maupassant, Brydone, Voullier e tanti altri riportavano nel resto d’Europa la bellezza del nostro Paese. Possibile che da allora siamo diventati i 60esimi al mondo?

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Immagine di copertina: © Florence – Mariamichelle – CC0