Berlino celebra cent’anni dalla nascita di Giorgio Bassani con una settimana ricca di eventi

Cent’anni sono passati dalla nascita di Giorgio Bassani, scrittore e poeta italiano, noto al panorama nazionale e internazionale per opere quali Cinque storie ferraresi (1956) con cui vinse il Premio Strega, Il giardino dei Finzi Contini, che gli valse il Premio Viareggio, L’airone con cui ottenne il Premio Campiello, oltre ad aver ricevuto il Premio alla carriera nel 1992. E proprio per l’occasione l’Istituto italiano di cultura a Berlino ha scelto di celebrare uno degli autori più influenti della letteratura italiana del ‘900 con Storie Ferraresi – Giorgio Bassani 1916 -2016, una serie di mostre, letture, proiezioni cinematografiche e seminari, dal 23 al 27 maggio, in vari spazi appositamente scelti della città, con ingresso libero.

L’autore. Giorgio Bassani è nato a Bologna il 4 marzo 1916, da una famiglia benestante originaria di Ferrara, luogo di riferimento dell’intera opera dell’autore. Oltre alla letteratura, si appassionò di musica e tennis, e frequentò negli anni del liceo Attilio Bertolucci, altro influente poeta italiano del ‘900. Nel 1940 venne pubblicata la sua prima opera Una città di pianura, sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Insegnò italiano e storia agli studenti ebrei espulsi dalle scuole pubbliche e divenne attivista politico clandestino. Come antifascista venne rinchiuso, nel 1943, per alcuni mesi, nella prigione cittadina di via Piangipane. Liberato, sposò Valeria Sinigallia, entrò in clandestinità e lasciò Ferrara, prima per Firenze e, subito dopo, per Roma, dove trascorse il resto della vita come scrittore e uomo pubblico. Dopo diverse collaborazioni con periodici italiani, pubblicò nel 1956 le Cinque storie ferraresi, con cui vinse il Premio Strega. Nel 1957 divenne docente di storia del teatro all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico fino al 1967. Nel 1958 pubblicò Gli occhiali d’oro incentrato sul tema dell’omosessualità come motivo di emarginazione. Lavorò inoltre come sceneggiatore con registi quali Luchino Visconti, Luis Trenker e Vittorio De Sica. Morì a Roma il 13 aprile 2000 dopo un lungo periodo di malattia.

Giorgio Bassani

STORIE FERRARESI – GIORGIO BASSANI 1916-2016

Programma degli eventi

Mostra

A PASSEGGIO DENTRO LE MURA – Ein Spaziergang durch die innere Stadt. Das Ferrara Giorgio Bassanis

Apertura: lunedì 23 maggio alle ore 19*

Presso Istituto Italiano di Cultura – Hildebrandstr. 2, 10785 Berlin

La mostra è un progetto organizzato dalla città di Ferrara in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura a Berlino e la fondazione MEIS ed è curata da Sharon Reichel. All’apertura si terrà una guida virtuale all’interno della cittadina ferrarese, che seguirà l’autore in una passeggiata immaginaria dove i luoghi e i personaggi reali e quelli fittizzi, raccontati nei suoi romanzi, si incrociano.

*Dall’8 luglio la mostra è aperta al pubblico da lunedì a giovedì dalle ore 10 alle ore 16, il venerdì dalle ore 10 alle ore 14 e sempre durante gli eventi serali.

Lettura

STORIE FERRARESI – FERRARESER GESCHICHTEN

Martedì 24 maggio alle ore 19

Presso Istituto Italiano di Cultura – Hildebrandstr. 2, 10785 Berlin

Lettura di Felix von Manteuffel da I giardini dei Finzi Contini e L’airone

Introduzione in tedesco: Bernhard Huß

Il giardino dei Finzi Contini fu pubblicato nel 1962 dalla Giulio Einaudi e vinse il Premio Viareggio nello stesso anno. Confluì, con numerose varianti, ne Il romanzo di Ferrara come terza parte della raccolta, nella quale l’autore accolse romanzi e racconti ambientati nella città emiliana. Dal romanzo è stato tratto il film omonimo, diretto da Vittorio De Sica, per il quale Bassani scrisse alcuni dialoghi della sceneggiatura, ma all’uscita del film lo scrittore scoprì modifiche che lo indussero a far ritirare la propria firma dalla sceneggiatura, considerando la pellicola un tradimento dello spirito del romanzo. Il racconto è ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara dal 1930, e della sua famiglia. È ambientato nel 1957 presso la necropoli etrusca di Cerveteri, vicino a Roma, dove il protagonista – narratore interno – si trova in gita assieme ad un gruppo di amici. Il suo pensiero, osservando le tombe etrusche, corre, per associazione d’idee, al cimitero ebraico di Ferrara in via Montebello e, più precisamente, alla tomba monumentale dei Finzi-Contini, che si trova in una parte abbastanza remota ma comunque visibile, riportandogli così alla memoria il tragico destino che ha travolto i membri di questa famiglia, oramai dimenticata.

Felix von Manteuffel. Nato a Bayrischzell nel 1945, ha studiato teatro alla Otto-Falckenberg-Schule di Monaco. Dal 1972 ha preso parte all’ensemble del teatro Kammerspiele di Monaco. Dal 1984 recita come libero professionista nei teatri berlinesi, ma anche per il cinema e la televisione.

Film

GLI OCCHIALI D’ORO – BRILLE MIT GOLDRAND (1987, regia di G. Montaldo, con P. Noiret, R. Everett, V. Golino, 105‘, OmE)

Mercoledì 25 maggio alle ore 19

Presso Istituto Italiano di Cultura – Hildebrandstr. 2, 10785 Berlin

Gli occhiali d’oro è un film del 1987 diretto da Giuliano Montaldo. Tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, è stato il risultato di una coproduzione italiana, francese e jugoslava. Nel 1988 è stato assegnato il premio David ad Ennio Morricone per la colonna sonora del film. Ferrara, 1938. La politica del regime fascista fa addensare nubi minacciose sulla locale comunità ebraica, che viene gradualmente respinta in un ghetto morale di umiliazioni e prepotenze. Davide Lattes, un universitario sensibile e colto, sembra presentire – a differenza della sua stessa famiglia (che è di origine ebraica) – ciò che si sta preparando per l’Italia e in Europa. Il ragazzo vive una storia d’amore con Nora, ebrea come lui, che però si conclude con l’abbandono da parte di lei, decisa a farsi battezzare e a convolare a nozze con un gerarcafascista, pur di sfuggire a un destino ormai più che probabile.

LA LUNGA NOTTE DEL ’43 (1960, regia di F. Vancini, con Enrico Maria Salerno, Gino Cervi, 106‘, OmE)

Venerdì 27 maggio alle ore 18

Presso Bundesplatz-Kino – Bundesplatz 14, Berlin-Wilmersdorf

La lunga notte del ’43 è un film del 1960 diretto dal regista italiano esordiente Florestano Vancini, liberamente tratto dal racconto Una notte del ’43 della raccolta Cinque storie ferraresi, libro con il quale Giorgio Bassani vinse il Premio Strega nel 1956. In una Ferrara avvolta in un clima freddo, reso ancor più tetro dal fantasma di una guerra ormai persa, nel novembre del 1943 il dottor Pino Barilari, titolare dell’omonima farmacia presso la quale ha per anni lavorato prima che una malattia venerea lo consumasse riducendolo all’invalidità, dalla finestra della sua abitazione scruta la monotona vita cittadina, facendosi beffa di chiunque passi sotto il suo sguardo.

In occasione del centenario della nascita dell’autore, verranno inoltre proiettati i film documentari Giorgio Bassani. Un autore, una citta e Giorgio Bassani, entrambi diretti da Luigi Montefoschi.

Workshop

SULLE PAGINE DI BASSANI 

Giovedì 26 maggio dalle ore 9.30 alle ore 18

Presso Freie Universität Berlin, Habelschwerdter Allee 45, Raum L 116 (Seminarzentrum), Berlin – Dahlem

Con Giulio Busi (Freie Universität Berlin), Anna Dolfi (Università di Firenze), Sonia Gentili (Università La Sapienza di Roma), Georges Güntert (Universität Zürich), Piero Pieri (Università di Bologna), Alberto Roncaccia (Université de Lausanne)

Introduzione in italiano: Bernhard Huß

In collaborazione con l’Istituto italiano di cultura a Berlino e il dipartimento di Filologia romanza della Freie Universität Berlin, si terranno dei workshop internazionali, in cui si presenteranno i testi di Giorgio Bassani e li si analizzeranno su diversi livelli, per avvicinare il lettore all’autore. Si terranno inoltre due contributi introduttivi sul ruolo di Ferrara e il significato della cultura ebraica nell’opera di Bassani come cornice dell’interpretazione dei testi, che, dopo essere stati tradotti dagli studenti, verranno discussi con i partecipanti del corso.

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Tutte le foto © Istituto italiano di cultura a Berlino