Berlino, Italiano aggredito a Schlesisches Tor

Un turista italiano italiano è stato aggredito lo scorso sabato mattina alle 7.40 presso la metro di Schelisches Tor, Kreuzberg, Berlino, da tre uomini. A riportarlo è la BZ-Berlin. L’uomo è al momento in ospedale con una frattura del cranio vicino al collo ed una ferita lacero contusa. Condizioni gravi, ma non in pericolo di vita.

Secondo quanto raccolto finora, l’italiano sarebbe stato aggredito prima con dello spray urticante e poi, una volta buttato a terra, colpito con vari calci alla testa. A fermare il trio di criminali è stato l’intervento di un passante. I tre sono scappati e sono al momento ricercati. Secondo quanto dichiarato dal portavoce della polizia locale, non ci sarebbero motivi razzisti alla base dell’aggressione (“non succede con gli italiani a Berlino), ma non è ancora chiaro il movente. L’area, piena di locali (tra cui Watergate, Magnet, Chalet, Club der Visionaere), a quell’ora del mattino è normalmente piena di gente di ritorno da “nottate” e l’alcol potrebbe avere giocato un ruolo. 

Purtroppo non è un caso isolato. A settembre 2011 un italiano di 23 anni morì invece investito su Kaiserdamm mentre cercava di scappare da due turco-tedeschi.

Sempre ieri, in giornata, alla fermata di Klosterstrasse, un ragazzo di 25 anni era stato aggredito, preso a calci, pugnalato e addirittura gettato su di un binario da un gruppo di sconosciuti. Al momento il ragazzo è ricoverato in gravi condizioni. “Un attacco che lascia senza parole” scrive la BZ.

Da conoscitori di Berlino una cosa ci sentiamo in dovere di dirla. È indubbio che le stazioni della metro, di notte, siano posti in cui possono accadere episodi spiacevoli. La facilità d’acquisto di alcol che c’è a Berlino, nonché il fatto che che i mezzi pubblici funzionino tutta la notte nei weekend, creano i presupposti per incontri e spesso situazioni spiacevoli. Ciò non toglie che il grado di sicurezza che si percepisce nella capitale tedesca, anche in zone periferiche, anche di notte, è sempre maggiore di quello di Roma o Milano. I casi di cronaca ci sono anche qui, è una grande capitale europea, ma sono “casi”, non fenomeni.

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