Berlino, sempre più controlli (e multe) sui mezzi. E c’è chi preferisce il carcere al pagare

Sempre più berlinesi viaggiano sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto. In tedesco questo modo di fare ha due espressioni ben precise: il verbo “schwarzfahren“, vale a dire viaggiare in nero, e il sostantivo “Schwarzfahrer“, colui che viaggia in nero. Con una sola parola si dice tutto. Come si legge in questo articolo, la BVG riporta che i numeri delle denunce a causa del mancato pagamento del biglietto sono recentemente aumentati in maniera inaspettata e vorticosa: rispetto all’anno precedente nel 2014 sono ben 70 volte di più. La maggior parte di questi viaggiatori in nero, tuttavia, preferisce passare un po’ di tempo in carcere che pagare la sanzione. “Schwarzfahren non è un peccatuccio“, afferma Markus Falkner, portavoce della BVG. “Questo comportamento causa perdite pari a 20 milioni di euro annui. Per limitare tali perdite si sono intensificati i controlli sui mezzi pubblici, i quali sono anche un chiaro segnale per le grandi masse di viaggiatori onesti. Chi per abitudine non fa il biglietto rischia davvero grosso.”

I numeri della BVG. Le denunce per schwarzfahren nella U-Bahn (la metropolitana) sono passate da 480 nel 2013 a ben 33.723 nel 2014. L’aumento così estremo, secondo la BVG, è stato causato dal cambio della ditta di controllori che lavorano sulle metropolitane, sui tram e sugli autobus. La BVG si aspetta cifre simili anche per il 2015, anche se non fa poi pronostici perché spera nelle ripercussioni dell’aumento della sanzione da 40€ a 60€, avvenuto l’estate scorsa.

I controlli. Quotidianamente 140 controllori svolgono la loro professione sui mezzi pubblici. 100 di loro fanno ancora parte della vecchia ditta che non aveva ottenuto un gran successo con la BVG a causa dei controlli scarsi. Da allora si controlla più intensamente in città. Dei 970 milioni di passeggeri della BVG nel 2014, ben 5,3 milioni si sono visti costretti a mostrare il biglietto al controllore, nell’anno precedente erano stati solo 2,8 milioni. I 140 controllori sono costati 4,5 milioni all’anno ma il loro intervento ha portato frutti: dalle multe sono stati incassati 6,8 milioni di euro, quindi i costi sono stati ben recuperati.

Le scuse migliori di chi è senza biglietto. Tra le principali si trovano ovviamente biglietto non convalidato (5484 – dopo l’acquisto del biglietto bisogna convalidarlo nelle apposite macchinette sul marciapiede), validità scaduta (4107- il biglietto singolo dura 120 minuti) oppure viaggio andata e ritorno con lo stesso biglietto (2725 – il biglietto singolo è valido solo in una direzione). Il biglietto strappato solo in 5 casi. Per il biglietto Kurzstrecke (tragitto corto, comprende solo tre fermate): la maggior parte ha imbrogliato con le distanze (3314). 704 biglietti sono stati cancellati e reincollati e timbrati 14 volte.

Cosa succede quando non si paga una multa. Fino ad ora soltanto uno Schwarzfahrer su due ha pagato subito la multa, molti solo dopo il primo sollecito (dei 333.159 Schwarzfahrer solo 88.211 hanno pagato in tempo). Quando il primo sollecito non basta, la BVG passa la multa a un’azienda che si occupa di riscuoterla (Inkasso-Unternehmen) maggiorandola di ulteriori imposte, così da arrivare velocemente a 200€. Chi poi non ha i mezzi per pagare, può scegliere una pena sostitutiva, e approda al penitenziario di Plötzensee. Il “soggiorno” costa a chi paga le tasse 133 € al giorno e uno Schwarzfahrer ci sta in media tra un paio di giorni e un paio di settimane. Ed è sorprendente che una buona parte preferisce proprio andare nel penitenziario. Ecco che allora di 463 prigionieri residenti nel penitenziario di Plötzensee 240 scontano una cosiddetta “reclusione sostitutiva”. Tra questi, 68 sono Schwarzfahrer.

Il caso della S-Bahn. Anche la S-Bahn (la metropolitana che viaggia in superficie, unico mezzo berlinese gestito dalla DB e non dalla BVG) non resta indietro: con 18.174 casi ha quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente. Anche qui i controlli si sono intensificati aumentando in un anno da 7,2 milioni a quasi 7,9 milioni nel 2014. 233.000 sono stati i passeggeri trovati senza biglietto valido. Nella maggioranza dei casi si è trattato di biglietto non convalidato o scaduto. In altri casi si è trattato, invece, dello stesso biglietto usato per fare andata e ritorno.

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Foto (C) Ken Hawkins