Ikonen - Olaf, der Mauerjunge Foto: Günter Zint/PANFOTO Muro di Berlino

Cosa fa oggi il bambino delle bolle di sapone fotografato accanto al Muro di Berlino nel 1964

Nel 1964 fa il fotografo Günther Zint immortalava un bambino e le sue bolle di sapone davanti al Muro

La foto diventò subito famosa e fece il giro del mondo, assicurando a Zint una carriera di successo. Fu infatti testimone di molti eventi importanti nella storia tedesca e le sue foto divennero icone.Quando scattò le foto del bambino con le bolle il muro esisteva già da tre anni e quel bambino, Olaf Poeschel (oggi 63 anni), ci abitava proprio a pochi metri di distanza, sulla Bernauer Straße, lato Wedding e quindi zona Ovest della città.

Il reportage del 1964

«Questo muro deve sparire presto. Così poi posso andare dai miei nonni» diceva il piccolo Olaf, come ha rivelato lui stesso in una recente intervista al giornale BZ Berlin. Zint scelse  Olaf come per una serie di foto per documentare la quotidianità di chi viveva la sua vita nell’ombra del Muro e della Guerra Fredda. Zint trovava interessante soprattutto scoprire come un bambino, lontano da qualsiasi idea politica, affrontasse questa nuova realtà del Muro. Il reportage ebbe grossa eco. L’allora ministro federale Ernst Lemmer, intenerito dalla storia, regalò a Olaf una bicicletta.

Alcune delle foto a Olaf scattate da Günter Zint nel 1964

Alcune delle foto a Olaf scattate da Günter Zint nel 1964

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La ricerca di Olaf nel 2014 andata a vuoto

Nel 2014 la foto del 1964 viene ripubblicata sullo stesso giornale dove fu pubblicata ai tempi, BZ Berlin, questa volta con una domanda diventata anche titolo dell’articolo. A porsela è Zint: «Wo ist das Mauerkind mit den Seifenblasen heute?» (Dov’è oggi il bambino del Muro con le bolle di sapone?). Zint, ormai settantenne, sperava di ritrovare quel bambino che aveva fotografato e seguito per una settimana in ogni sua attività quotidiana. Non ci fu risposta: sembrava che Olaf fosse svanito nel nulla.

Bz nel 2014 si chiede dove sia finito Olaf

Bz nel 2014 si chiede dove sia finito Olaf

Olaf, finalmente: è il 2018

Solo nel 2018 Zint ha avuto la fortuna di incontrare quel bambino mai dimenticato. «Se avessi letto la storia nel 2014, l’avrei contattato subito. (…) Non mi sarei mai immaginato che le foto sarebbero diventate così famose» afferma Olaf. Su di lui si è scoperto che a breve andrà in pensione dopo aver lavorato come netturbino, è sposato con Angelika e ha tre figli. Vive ancora a Berlino, ha abitato in diversi quartieri e ora è ritornato a Wedding. Per celebrare il reciproco ritrovamento  Olaf e il fotografo si sono incontrati al Tränenpalast sulla Friedrichstraße, dove è esposta nella mostra permanente una delle varie famose foto di Zint. Vi si ritrae il piccolo Olaf che gioca a calcio proprio vicino alla cosiddetta Todesstreife (Striscia della morte), il pezzo di terra che separava i due muri di cemento. Nonostante tutti gli anni che sono passati, l’emozione all’incontro era tanta e Zint ha riconosciuto subito il “piccolo” Olaf.

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Immagine di copertina: 1964 – Der 9-jährige Olaf Poeschel spielt im Wedding an der Berliner Mauer © Günter Zint