Dai permessi speciali ai parcheggi: breve guida per chi ha l’auto a Berlino

Sarà stato per via dei ciclisti spericolati o dei tassisti dalla guida aggressiva, ma le prime volte per strada in macchina a Berlino sono state a dir poco traumatizzanti

E pensare che ho imparato l’arte della guida a Roma, dove vige una totale anarchia. Avendo amici da ogni angolo del mondo fuorché la Germania, è stato quando mi sono messa dietro al volante che ho veramente capito cosa significa vivere e convivere con i tedeschi. Sei alla rotonda e rallenti per prendere l’uscita, magari con un po’ di insicurezza perché non conosci bene la strada? Ti suonano. Ti accorgi al semaforo che sei nella corsia sbagliata e provi a spostarti? Ti suonano, alzano le mani al cielo e (spesso e volentieri) imprecano. Parcheggi la macchina con il “muso” nel senso opposto rispetto alle altre? Se ti beccano mentre rientri in macchina, prima ti fissano con disapprovazione, e poi comincia la ramanzina. Confesso che dopo la prima settimana ho evitato in qualsiasi modo di prendere la macchina, terrorizzata all’idea di subire l’ennesimo rimprovero. C’è voluta un po’ di pratica e tante sgridate per poter risvegliare in me l’animo da guidatrice romana gagliarda e coraggiosa, e ora posso dire a testa alta di non temere più alcun automobilista tedesco.

Emissioni nocive a parte, per chi ha la passione, guidare a Berlino è un gran piacere. Senza levar nulla ai servizi di trasporto pubblico berlinesi che, a differenza della mia amata Roma, sono veramente efficienti. Saranno gli spazi aperti, la natura selvaggia raggiungibile a pochi chilometri fuori dal Ring oppure quel senso di libertà nel poter scegliere, il sabato mattina, di fare una capatina in Polonia. Portare la macchina o affittarne una a Berlino è un modo alternativo per esplorare e godere di quest’angolo d’Europa per chi, come me, ne è rimasto ammaliato. Per non trovarsi impreparati di fronte a un arrogante automobilista piuttosto o persi in una “selva oscura” di Schilderwald, abbiamo composto un piccolo codice stradale di regole, ufficiali e non, per imparare a stare su strada in macchina a Berlino.

Il permesso per circolare in città

Foto © CC0

La Umweltzone e la targhetta per parcheggiare nel vostro quartiere

Dal 2008, nel centro di Berlino, è stata deliberata la “Umweltzone” (zona di tutela ambientale) secondo la quale solamente i veicoli che non superano un certo limite di emissioni possono circolare. Quindi se avete intenzione di utilizzare la vostra macchina con targa italiana, o se volete acquistarne una tedesca, dovrete recarvi in una delle 800 officine preposte dotate di un ufficio di immatricolazione, i cosiddetti centri TÜV, per richiedere il permesso. Quest’ultimo consiste in una specie di targhetta che poi andrà affissa in maniera visibile sul cruscotto. Il colore varia a seconda della categoria EURO. Il prezzo è di 5 euro. In alternativa potete anche ordinarla online, ma il prezzo sale a 15 euro. Per evitare una multa di ben 40 euro, anche se avete intenzione di sostare a Berlino per poco tempo, è tassativamente obbligatorio procurarsi la targhetta. Per maggiori informazioni potete consultare questo modulo. Questa legge vige anche in altre cittadine tedesche, quindi se si ha intenzione di visitarle, è meglio informarsi prima bene sulle loro regole.

I limiti di velocità a Berlino

 Foto © CC0

In città, come in Italia, il limite è di 50 km/h. In alcune zone, ad esempio nelle strade che costeggiano una scuola, vige un limite di 30 km /h. A seconda delle strade statali il limite viene indicato con appositi cartelli, che di solito varia tra gli 80 e i 100 km/h. In autostrada, a meno che non venga segnalato con appositi cartelli, non c’è limite di velocità. A volte potrete vedere alcuni cartelli a sfondo blu che indicano 130 km/ h. Questi non indicano un limite ma la velocità consigliata. Se l’assenza di limiti risveglia in voi l’animo da Schumacher, non pensate di poter sviare la legge così facilmente. Le multe vengono fatte di continuo e sono anche molto salate. Se avete preso una multa per eccesso di velocità ma non sapete come comportarvi, potete consultare questo articolo.

I parcheggi gratuiti a Berlino

Nella maggior parte dei quartieri di Berlino esistono zone dove si può parcheggiare gratuitamente. Una bella notizia per chi non ha la macchina registrata in un quartiere e non può / non vuole pagare per il parcheggio tutti i giorni. Per scoprire dove si può parcheggiare senza pagare potete consultare questa mappa qui  o in alternativa la versione più semplificata su Google Maps. Se invece non ci sono zone gratuite nei dintorni c’è l’applicazione Handyparken che permette di pagare il parcheggio tramite il cellulare. In alternativa per la città ci sono tanti parcheggi sotterranei  a pagamento.

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Attenzione ai segnali!

Berlino è un cantiere a cielo aperto e in tantissime zone sorgono da una notte all’altra diversi cartelli che vietano il parcheggio temporaneamente. Nel caso in cui uno parcheggia, anche se per poco, la macchina nelle zone vietate, verrà rimossa immediatamente. A me è successo su una strada grande di Moabit dove parcheggiavo solitamente. I cartelli di divieto di parcheggio temporaneo per una o più giornate in determinate fasce orarie si trovavano ben oltre dove avevo parcheggiato la mia macchina e così, in totale serenità, ero tornata a casa. Era un lunedì e fino al mattino seguente non mi sono posta il problema di andare a controllare che fosse tutto a posto. E’ stato quando sono andata a riprenderla la mattina dopo che ho trovato una spiacevolissima sorpresa: i cartelli erano stati spostati e delimitavano lo spazio vuoto dove era parcheggiata SOLAMENTE la mia macchina. Incredula, ho persino fatto una foto:

© Francesca Abbado CC0

Il motivo? Se una macchina rimossa ha una targa straniera il costo della rimozione si eleva a 160 euro invece dei soliti 135 euro. Forse è stata solamente una bravata di qualcuno che si sentiva in vena di fare uno scherzetto, o forse la mia macchina era proprio d’impiccio. Spostare i cartelli e posizionarli a seconda di come fa più comodo è però inaccettabile. Allora ho chiamato la polizia, sono andata a pagare la multa, mi sono fatta dire dove l’avevano parcheggiata (a differenza dell’Italia la macchina rimossa non viene portata in un deposito ma parcheggiata in una zona X) e infine, sotto a un diluvio improvviso, ho marciato per 40 minuti per recuperarla. Mostrare la foto e spiegare l’accaduto al poliziotto non è servito a farlo ragionare. La lezione? Anche se avete trovato un super parcheggio gratuito non troppo distante da casa vostra, fate sempre una capatina per controllare che non compaiano questi cartelli “infami” da una notte a un’altra.

Il Semaforo

A differenza dell’Italia, dove il semaforo diventa rosso-verde-giallo-rosso, in Germania i semafori transitano sul giallo anche tra il rosso e il verde, un particolare importante per evitare incidenti, sopratutto negli incroci gigantropici molto comuni qui a Berlino.

 © Francesca Abbado CC0

Come decifrare la segnaletica stradale

A differenza del semaforo i cartelli stradali sono simili ai nostri, a eccezione per le interminabili e difficilmente pronunciabili indicazioni. In tedesco esiste il termine Schilderwald, per indicare letteralmente una foresta di cartelli stradali: una caratteristica della visuale stradale di Berlino. A volte può sopraffare e, spesso e volentieri, si impara pagando il prezzo sulla propria pelle. Qui il link che traduce il significato di ogni cartello in inglese.

© Meyer – Schilderwald C2.0 –CC 2.0

Le regole non dette

TRAFFICO: A meno che non prendiate la macchina negli orari di punta, quindi quelli compresi tra le 7.30 e 9.00 del mattino e tra le 5.00 e le 7.00 di sera, generalmente non c’è tanto traffico (questo varia anche a seconda dei quartieri chiaramente). Una piacevole sorpresa che indica anche quanto i berlinesi riescano a fare a meno della macchina.

Attenzione ai ciclisti

Spesso e volentieri, anche se è verde per poter svoltare, lo è anche per i pedoni e i ciclisti, i quali non si fanno sottomettere dai quattroruote e sfrecciano spediti anche se vedono una macchina svoltare. Quindi aguzzate la vista e controllate bene che la strada sia libera prima di svoltare (soprattutto d’inverno quando fa buio presto).

Le strade

Anche se state percorrendo una strada lineare a due corsie spesso e volentieri le corsie curvano e si sdoppiano. Se vi dovesse mai venire in mente di andare dritti invece che seguire l’andamento della linea tratteggiata rischierete di far inalberare l’autista dietro di voi (a me è successo, e la risposta è stata che mi ha superato a 80km/h su una strada con un limite di 30 km/h per poi inchiodare di fronte a me e causare un tamponamento) oltre che ad essere pericoloso per chi poi ha intenzione di svoltare.

SENTIRSI PERSO AGLI INCROCI GIGANTROPICI: sono ovunque, ti fanno sentire piccolo così, in particolar modo se invece di andare dritto devi svoltare. A quel punto ti ritrovi in mezzo a uno sfociare di macchine da tutte le direzioni, ed è facile soccombere al clacson dell’autista dietro o di fronte a te. Le prime volte sono entrata in uno stato di paralisi e panico assoluto. Dopo un po’ ho imparato che basta cercare sul pavimento una piccola linea tratteggiata nella direzione dove devo svoltare. Lì bisogna fermarsi, aspettare che il traffico laterale si fermi, e solamente allora procedere. Senza prendere troppo tempo però, perchè può anche succedere di ritrovarsi un fiume di macchine che procedono spedite contro di te.

INCONTRI SGRADEVOLI: Non è successo solamente a me di avere incontri sgradevoli con automobilisti che hanno causato tamponamenti e scroci per poter tirare su due soldi con l’assicurazione (a quanto pare è un fenomeno abbastanza diffuso a Berlino). In quel caso anche se hanno chiamato loro la polizia richiama anche tu e spiegali cosa è successo. Nel mio caso mi sono anche assicurata che i poliziotti che stavano arrivando parlassero in inglese.

Per noleggiare un’auto

Se cercate una macchina per un’occasione particolare, potete sempre approfittare di compagnie di carsharing come Drive Now o car2go oppure di compagnie di autonoleggi come Europcar e Sixt.

*In macchina a Berlino e cerchi un meccanico affidabile a cui rivolgerti? Daniele Nencioni è l’uomo che stai cercando. Disponibile e gentile, mi ha salvato quando cercavo disperatamente un’officina dove portare la macchina. Potete contattarlo su Facebook oppure alla seguente email: Dnencio@googlemail.com*


 

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Foto di copertina © Jean-Pol GRANDMONT  Fiat 500 su Viale Trastevere a Roma CC3.0