Berlinerisch

Berlinerisch, piccolo dizionario di Berlinese per italiani

Se è vero che per capire la cultura di un posto bisogna conoscerne la lingua, è essenziale comprendere il dialetto che viene parlato nella nostra amata città: il Berlinerisch.

Questo folcloristico dialetto, conosciuto per i suoi toni sarcastici e spesso rudi, è amato da molti in Germania. Adorato dai berlinesi, è una miscela degli antichi dialetti parlati nei centri urbani, che in passato costituirono la città di Berlino. Da esso proviene anche la Berliner Schnauze, il tipico carattere burbero del berlinese doc.

 

Il Berlinese

Alcuni sondaggi rivelano che il Berlinese è molto in voga tra le nuove generazioni e che addirittura stia tornando ad essere uno degli slang più parlati in città. Quindi, se volete essere al passo coi tempi e godervi a pieno cosa sta blaterando il signore che avete davanti a voi, ecco i qui i primi esempi che vi propongo per comprendere il Berlinerisch.

ich: ick/ikke (io)
aber: aba (oppure)
auch: ooch (anche)
auf: uff (sopra)
etwas/was: wat (qualcosa)
ein: een (art. ind. mas. sing.)
gehen: jehen (andare)
gucken: kiek’n (guardare)
klein: kleen (piccolo)
laufen: loofen (camminare)
nein: nö/nee (no)
nichts: nüscht/nichs/nix (niente)
Schnauze: Schnute (1. bocca, 2. faccia/muso di animale)
das: dit/det (1. art. det. neu. sing., 2. questo)

Le tendenze linguistiche più comuni sono quelle di trasformare le “s” in “t” (was > wat, das > det, alles > allet) e le “g” in “j” (gut > jut, gehen > jehen, genau > jenau)

Per quanto riguarda i modi di dire:

Allet jut! (Alles gut!)
Va tutto bene

Moin! (Guten Morgen!)
Buongiorno

Du Alta! (Du Alter)
Hei tu!

Eyh, jeh ma nich uff’n Keks! (Lass mich in Ruhe!)
Non rompere, lasciami in pace! (letteralmente “non mi stare sui biscotti”)

Is aba warm heute, wa? (…nicht wahr?)
È caldo oggi, vero? (Alla fine della frase, significa “vero?”)

Una delle caratteristiche principali di questo slang, è l´economia linguistica, come per esempio mangiarsi delle lettere nel mezzo alle parole oppure farne cadere la parte finale

ist > is (é),
komm mal > komm ma (vieni)!

Alcuni gioielli di creatività tipicamente berlinese sono gli acronimi:

j.w.d. > janz weit draussen (un posto molto lontano. Si potrebbe tradurre in italiano con “in mezzo al niente/ai lupi”).

Kotti, Alex, Rosi, Schlesi > Kottbusser Tor, Alexander Platz, Rosenthaler Platz, Schlesisches Tor.

Vokuhila > vorne-kurz-hinten-lang (davanti corti e dietro lunghi). Uno dei tagli di capelli più tipici in Germania tra il 1982 e il 1987, anche nella variante più punk “Volahiku” (davanti lunghi e dietro corti).

 

Berlino Schule tedesco a Berlino

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Immagine di copertina: © Daniela Spoto