Dresda, esplose 2 bombe davanti a moschea e centro congressi

Duplice attentato con esplosivo a Dresda, in Sassonia. Si è verificato nella serata di lunedì 26 settembre 2016: la prima esplosione alle 21.53, la seconda alle 22.19. Obiettivi dei due attentati una moschea nei pressi della stazione di Friedrichstadt, con tutta probabilità facente capo all’associazione turca Ditib, e il Centro congressi internazionali sulla riva dell’Elba. Come riporta fra gli altri Berliner Zeitung, non ci sono vittime e nessuno è rimasto ferito. Dal momento delle esplosioni alle prime dichiarazioni della polizia sull’accaduto, rilasciate questa mattina intorno alle 8.13, sono trascorse circa 10 ore. Attualmente ci si interroga sul ritardo della polizia nel dare la notizia. Le indagini sono in corso presso il Centro difesa operativo di Dresda, responsabile in materia di atti di estremismo.

Le esplosioni. Al momento dell’esplosione, nella moschea si trovava l’imam insieme a moglie e figli. L’onda esplosiva ha provocato lo sfondamento della porta dell’edificio, ma fortunatamente le quattro persone all’interno sono rimaste illese. Al Centro congressi internazionali il calore dell’esplosione ha distrutto parte di un quadrone di vetro. Anche un hotel nei pressi del Centro è stato parzialmente evacuato. L’intervento della scorsa notte ha visto coinvolti circa 50 poliziotti. Sui luoghi degli attentati la polizia di Dresda ha ritrovato resti di ordigni artigianali. Le forze dell’ordine si sono subito prese in carico di sorvegliare la moschea interessata dall’attentato e una seconda in città, oltre al centro islamico presso la stazione Cotta.

Movente xenofobo. «Anche se nessuno ha ancora rivendicato gli attentati, crediamo che all’origine di queste azioni ci sia una matrice xenofoba. Allo stesso tempo pensiamo che ci sia anche un legame con le celebrazioni per il giorno dell’Unità tedesca, in programma per il prossimo fine settimana» ha dichiarato Horst Kretzschmar, capo della polizia di Dresda, che ha inoltre annunciato un’intensificazione delle misure di sicurezza per i festeggiamenti del 3 ottobre. Pare che la moschea colpita dall’esplosione sia già stata obiettivo di accuse xenofobe in passato. Il Ministro degli interni Thomas De Maizière si è detto indignato per l’accaduto e ha denunciato un recente aumento delle aggressioni a danno di musulmani in Germania. Anche il Primo ministro sassone Stanislaw Tillich (CDU) ha condannato aspramente gli attentati dichiarando: «Non si è trattato semplicemente di un affronto alla libertà religiosa e ai valori di una società moderna, ma anche di una pianificazione della morte di altre persone». L’Ambasciata turca a Berlino ha richiesto su Twitter una presa di posizione comune contro la xenofobia. L’episodio di ieri sembra potersi collocare nell’ambito di una radicalizzazione progressiva verso destra che da mesi a questa parte interessa l’area di Dresda.

Il ritardo della polizia. La moschea colpita ha anticipato la polizia nel dare la notizia dell’esplosione, pubblicando su Facebook fotografie dell’accaduto. Stando a quanto riporta Tagesspiegel, le forze dell’ordine hanno reagito alle accuse di ritardo ricevute difendendo sui social network le proprie scelte di politica informativa.

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Foto di copertina © äquinoktium