East Side Gallery, verrà costruito “un muro” davanti al Muro per evitare tag e vandalismi

L’East Side Gallery, simbolo di Berlino nel mondo, sarà coperta dal 2018. Il motivo? Arte e vandalismo non vanno di pari passo.

La decisione sembra ormai irrevocabile. Davanti ai murali dell’East Side Gallery verrà posta una recinzione che eviterà vandalismi. Una soluzione obbligata dall’inciviltà generale che non rispetta uno degli emblemi della città.

La storia dell’East Side Gallery

L’East Side Gallery è indubbiamente uno dei luoghi simbolo della capitale tedesca sia per i turisti che per gli stessi berlinesi. Si estende per 1,3 km su Mühlenstrasse, accanto alla Sprea, delimitando la divisione tra Friedrichshain e Kreuzberg, un tempo quartieri di due città diverse, Berlino est il primo, Berlino ovest il seconda, ora uniti in un unico distretto amministrativo. Fino al 1989 quel tratto di calcestruzzo si chiamava semplicemente Muro. Era un Muro un po’ atipico, nessuna striscia della Morte. Chi avesse provato a scavalcarlo si sarebbe trovato dentro al fiume, facile bersaglio delle guardi di confine appostate sulle torrette. Chi lo vede ora pensa, a ragione, ad una lunghissima galleria d’arte a cielo aperto, una sorta di tempo della street-art.

©Maria Cristina Odierna

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La sua trasformazione risale al novembre del 1989 quando l’amministrazione cittadina, per celebrare la caduta del Muro invitò 129 artisti provenienti da 20 paesi diversi per colorare quel grigio e regalare anche all’ormai ex Berlino Est un esempio di quei graffiti che da trent’anni caratterizzavano l’altro lato della stessa parete (ad Ovest era tollerato il murale sul Muro, ad Est no). Purtroppo quei bellissimi disegni sono stati coperti da tag e vadalismi di vario tipo. Uno scempio che nel 2009 ha portato il sindaco di Berlino a chiedere nuovamente agli stessi artisti di vent’anni prima di ridisegnare i propri murali stavolta con una vernice anti-umidità e anti-vandalismo. Molti di loro accettarono. C’è chi rifece lo stesso murale e chi sfruttò l’occasione per rielaborarlo. La soluzione però non ebbe successo.  I tag, con nuove vernici, ricominciarono ad affollare il Muro tanto che cinque anni dopo una squadra di “pulitori” provò a rimettere “a nuovo” il tutto.

©Maria Cristina Odierna

La decisione

Purtroppo storia e cultura non sempre sono sinonimi di civiltà. Le opere di pulizia e restauro costano e non si può pensare di organizzarle così frequentemente così l’amministrazione del quartiere Friedrichshain-Kreuzberg ha deciso che dall’estate 2018 sarà finanziata la costruzione di una recinzione alta circa un metro, distante dal muro 85 centimetri. Un paradosso, eppure al momento sembra essere l’unica soluzione per la salvaguardia dell’East Side Gallery. Se il Muro ai suoi tempi aveva diviso la Germania e l’Europa, questa decisione sembra dividere invece l’opinione pubblica. Berlino con la sua storia ha sicuramente insegnato al mondo quanto la libertà (in qualsiasi sua forma) sia un concetto da non dare per scontato. A fronte di ciò è davvero pensabile, nel 2017, che la costruzione di qualsiasi tipo di barriera possa essere l’espediente più efficace? Certo è che Berlino stessa non sembra avere molta cura di questo suo simbolo come l’orripilante costruzione del grattacielo Living Levels (per il quale sono stati spostati quattro tessere di muro) e la prossima edificazione di un hotel di lusso sempre lì accanto, attaccato all’East Side Gallery, dimostrano. Se volete sapere di più cliccate qui. E preparatevi a rimanere disgustati.

©Maria Cristina Odierna

©Maria Cristina Odierna

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