Ecco perché la Germania è destinata a perdere il Mondiale 2014 contro l’Argentina

“Brasil, decime qué se siente tener en casa a tu papà” (Brasile, dimmi cosa provi ad avere in casa tuo papà). Questa frase, la prima di un coro cantato dai tifosi argentini e che sta ormai diventando un tormentone del Mondiale 2014, potrebbe trasformarsi in un incubo per i brasiliani. Molto probabilmente già lo è, considerando l’umiliante 7-1 con cui i carioca sono stati eliminati dal torneo e la parallela vittoria, che è valsa l’accesso alla finale, degli storici rivali in maglia biancoceleste. Vedersi alzare la “Copa” in faccia nel tempio del Maracanà sarebbe però davvero uno smacco difficile da digerire per un popolo che fa del pallone una ragione di vita. Anche per i tedeschi il coro in questione potrebbe tuttavia trasformarsi in una terribile cantilena che per parecchi anni risuonerà nelle loro orecchie. Già, perché praticamente tutti vedono ormai la Germania con il quarto titolo in tasca, come se il risultato fosse scritto dopo aver ridicolizzato i padroni di casa.

Attenzione però, perché stiamo parlando di calcio e nel calcio chi ride e chi piange lo decide il campo, non le chiacchiere. Certo, gli uomini di Löw sono indubbiamente i favorirti, su questo non ci piove. Il gioco espresso, la concentrazione e la rabbia agonistica con cui affrontano ogni gara e la tranquillità con la quale sono riusciti a superare i (rari) momenti di difficoltà sono solo alcuni dei motivi che portano a pensare che la Coppa si stia per dirigere verso le loro mani. A volte però al destino non interessano simili questioni pratiche e anzi, si diverte a cambiare radicalmente e in maniera improvvisa l’ordine delle cose. La vittoria dell’Argentina potrebbe infatti essere scritta nelle stelle, vediamo per quali motivi:

    1. Si gioca, come accennato sopra, in casa dei propri rivali storici, di quei brasiliani di cui gli argentini si considerano “padri” per rivendicare la loro superiorità calcistica (il Brasile ha vinto cinque Mondiali contro due al momento, ma gli argentini aggiungono alla conta le 14 edizioni della Coppa America a loro favore contro le otto dei verdeoro). Alzare il trofeo al Maracanà sarebbe quindi motivo di orgoglio eterno
    2. Nell’Argentina gioca un certo Leo Messi, un campione che gli addetti ai lavori giudicano un fenomeno quasi ai livelli di Pelè e Maradona. Per togliere il “quasi” gli servirebbe un successo al Mondiale. Il traguardo è lì ad un passo e una simile occasione potrebbe non capitargli mai più
    3. La squadra di Sabella non ha ancora dimenticato lo smacco subito ad Italia ’90 quando l’Argentina perse la finale 1-0 proprio contro la Germania a causa di un rigore trasformato da Andy Brehme a 6 minuti dalla fine. Per la cronaca: il rigore, per ammissione Brehme stesso, era inesistente. Nello sport certe cose non si dimenticano (vedi il 5-1 che sapeva di rivalsa per la finale persa quattro anni prima dell’Olanda sulla Spagna nella prima partita del girone B) e l’opportunità di un Kill Bill calcistico è troppo ghiotta per lasciarsela scappare
    4. Mai una squadra europea è riuscita a vincere un Mondiale in Sudamerica. Ci hanno provato la Cecoslovacchia nel 1962 in Cile e l’Italia nel 1970 in Messico, ma vennero sconfitte entrambe in finale dal Brasile, i Paesi Bassi nel 1978 in Argentina quando persero contro i padroni di casa e la Germania Ovest nel 1986 in Messico quando guarda a caso venne battuta proprio dall’Argentina
    5. La finale Germania-Argentina avrà curiosamente un Papa e un ex Papa come tifosi speciali: Francesco e Benedetto XVI. Per i credenti però, l’influenza maggiore sul divino ce l’avrà sicuramente Bergoglio, essendo il Papa in carica. Nello sport si sa, ci si attacca anche a questo (Trapattoni e la sua Acquasanta hanno fatto storia)

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