Il primo treno a idrogeno del mondo viaggerà in Germania (e trasporterà pendolari)

Alimentati a idrogeno, emettono vapore e acqua di condensa: i treni del futuro inizieranno il loro primo servizio passeggeri nella regione tedesca della Bassa Sassonia.

Il treno a idrogeno sembrava un’idea utopica fino a qualche anno fa, eppure ora appare talmente semplice ed implementabile che viene da chiedersi cosa stia aspettando il resto dell’Europa. A progettarlo la compagnia francese Alstom per l’Autorità dei trasporti della regione tedesca della Bassa Sassonia. Utilizzando un serbatoio sul tetto e servendosi dei punti di rifornimento lungo la linea ferroviaria, il treno richiede una manutenzione trentennale, viaggia a 140 km/h e ha un’autonomia che raggiunge gli 800 km.

Il primo servizio in Germania nel 2021

Come riportato da FAZ, la prima corsa di collaudo del modello prototipo Coradia iLindt è stata un successo e dal 2021 quattordici treni con una portata di trecento passeggeri percorreranno la regione tedesca della Bassa Sassonia tra le cittadine di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehud. Anche in Paesi come il Giappone e la Cina sono in corso ricerche e sviluppi di nuove tecnologie sostenibili, ma i treni in Germania saranno però i primi al mondo a percorrere una tratta così estesa.

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La tecnologia hydrail

La tecnologia “hydrail” combina efficacia e cura dell’ambiente, come riporta Die Welt. Oltre a non avere un impatto ambientale, i treni in questione sono anche silenziosi, il che contribuisce a diminuire anche l’inquinamento acustico. Inoltre la tratta ferroviaria nella Bassa Sassonia non avrà bisogno di ulteriori interventi infrastrutturali, e anche se ancora non si parla del costo dei biglietti di questi treni, che come si sa in Germania non sono tra i più economici d’Europa, ci si aspetta che non saranno più cari rispetto ai vecchi modelli.

Un esempio per l’Europa, un richiamo per l’Italia

Nell’ambito degli obiettivi delle Nazioni Unite circa lo sviluppo sostenibile, le istituzioni europee sono sempre più esigenti: entro il 2030 tutti gli Stati membri devono essersi impegnati a una transizione verso le energie sostenibili. Anche in Italia si inizia a parlare dell’idrogeno e dell’alternativa che offre al diesel. Il Belpaese rimane però il fanalino di coda dello sviluppo sostenibile in Europa secondo un reportage dell’Espresso. Anche se esistono buone pratiche sul territorio, come quelle proposte da parte dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile, queste rimangono bloccate nella realtà locale. Secondo una valutazione del Sustainable Development Network del 2016 sull’impegno preso dagli Stati membri per contrastare il cambiamento climatico, a livello nazionale l’Italia è infatti al 30° posto sui 34 Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

Se le intenzioni della Germania sono state messe duramente sotto scrutinio in seguito allo scandalo delle emissioni dei veicoli diesel della Volkswagen, con questa transizione verso il sostenibile il Paese si dimostra sempre più attento ed innovativo. Rimangono però ancora tanti ostacoli, la rete ferroviaria tedesca non ha ancora raggiunto il 50% di elettrificazione e il contributo della Germania a livello di emissioni nocive europee rimane elevato. Eppure da qualche parte bisogna pur cominciare e rendendo i ‘treni del futuro’ tangibile realtà la Germania diventa un esempio per l’Europa e un richiamo per l’Italia.

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