Karl Lagerfeld vorrebbe rinunciare alla cittadinanza tedesca a causa delle politiche della Merkel

Lo stilista Karl Lagerfeld, che un tempo si autodefiniva “crauto nel cuore”, sarebbe adesso pronto a rinunciare alla cittadinanza tedesca. La colpa? Angela Merkel.

Controverse e contraddittorie sembrano essere le dichiarazioni che lo stilista tedesco Karl Lagerfeld ha rilasciato al settimanale francese Le Point. Nel corso dell’intervista ha duramente criticato le politiche migratorie della Merkel, in particolare la volontà della Cancelliera di accogliere in Germania un milione di migranti. Ha inoltre accusato la stessa della sua alleanza con il partito di estrema destra AfD che avrebbe permesso a 92 neonazisti di entrare in Parlamento. A suo dire, sarebbero scelte che farebbero sprofondare la Germania nei tempi più bui del conservatorismo.

Karl Lagerfeld sta valutando la scelta di strappare il passaporto e cambiare cittadinanza.

Sono parole molto dure quelle che lo stilista, di padre svedese e madre teutonica, ha rivolto ad Angela Merkel dalle colonne del settimanale Le Point. A criticare duramente è stata in particolare la scelta della Cancelliera di accogliere tra il 2015 e il 2016 oltre un milione di migranti sul suolo tedesco. Si domanda: «Era proprio necessario quando la Francia, che si considera la patria dei diritti umani, ne ha accolti 30 mila?». L’accoglienza di un gran numero di migranti, stando a quanto sostiene Lagerfeld, darebbe adito a polemiche di stampo neonazista. A causa di ciò lo stilista sarebbe pronto a stracciare il passaporto, e alla domanda se sia disposto o meno a prendere la cittadinanza francese – considerato che vive a Parigi da circa 70 anni e che sembra non disdegnare Macron e la moglie Brigitte – risponde così: «Non voglio diventare francese, perché non mi piacciono le nazioni, sono cosmopolita e non mi sono mai sentito tedesco. In effetti sono anseatico».

A scatenare la rabbia di Lagerfeld l’appoggio della Merkel all’AfD

A scatenare la rabbia di Lagerfeld contro la Merkel ci sarebbe l’appoggio all’AFD, partito tedesco di estrema destra. Una coalizione che avrebbe permesso a 92 neonazisti di occupare dei seggi in Parlamento e che vanificherebbe anni di sforzi per distruggere il binomio Germania/Hitler. Lagerfeld – direttore artistico della casa di moda Chanel, proprietà della famiglia ebrea Wertheimer – non è disposto ad accettare che la Germania dia spazio a idee di stampo conservatore, anti-europeista e antisemita.

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Immagine di copertina: ©Youtube