La catena che fa vomitare i ladri di bici (a Berlino come altrove)

A Berlino le bici sono una merce stagionale quasi come gli asparagi o le castagne. Ogni anno, infatti, come riporta la Berliner Zeitung, nella capitale tedesca ne vengono rubate 32.000, al punto che chi è veramente affezionato alla sua due ruote e vuole dormire sonni tranquilli deve caricarsela su per le scale e portarla all’interno del suo appartamento. Ma il fenomeno è estremamente diffuso un po’ ovunque, soprattutto nelle città in cui la bicicletta è utilizzata come mezzo di spostamento vero e proprio e non come suppellettile per la scampagnata della domenica.Dalla California arriva un rimedio che potrebbe essere definitivo: si chiama Skunklock ed è, come dice il nome stesso, una catena contro i mascalzoni che provano a rubare le bici parcheggiate.

Come funziona. Il meccanismo deterrente? È molto semplice: quando il malintenzionato prova a tagliare Skunklock, dalla catena fuoriesce una sostanza emetica che, in pochissimi secondi, costringe il ladro al vomito e alla fuga. Il progetto, ideato dall’imprenditore di San Francisco Daniel Idzkowski, ha riscosso molto successo nella campagna di crowdfunding, raccogliendo finora oltre 33.000 dollari. Skunklock, disponibile sul mercato americano per un prezzo di 109 dollari, si propone di scoraggiare sul nascere i tentativi di furto una volta diffusasi la sua fama ma, con la resistenza della catena e la sensazione di nausea indotta dalla sostanza in essa contenuta, promette ottimi risultati anche in caso di attacco reale. Al momento, argomenta Idzkowski sul suo sito, per spezzare una buona catena e rubare una bici – anche in pieno giorno – bastano circa 30 secondi. Nella maggioranza degli Stati americani Skunklock è già legale, essendo stato all’incirca assimilato a uno spray al peperoncino. Chissà che presto non si diffonda anche in Europa e per le strade di Berlino.

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