Maillot | Millepied, a Berlino lo splendido balletto dei due celebri coreografi contemporanei

I due celebri coreografi francesi uniti in un doppio atto unico capace di emozionare e fare viaggiare con la fantasia.

Nel 2014 Benjamin Millepied si presentò al pubblico parigino per la prima volta come direttore del ballett de l’Opéra con un’opera destinata ad entrare nei cuori di chiunque fu presente: Daphnis et Chloé. La sua coreografia si appoggiava alle splendide musiche di Maurice Ravel, realizzate un secolo prima per i balletti russi di Sergej Djagilev. Fu un successo che, purtroppo, fino a gennaio 2017 non era mai stato presentato a Berlino. Una mancanza ora colmata grazie alla Deutsche Oper che ha in programma diverse repliche dello spettacolo, appaiato ad un altro balletto contemporaneo firmato da un transalpino, Jean-Christophe Maillot.

Maillot | Millepied: lo spettacolo. Si inizia con Maillot, Altro canto. La scenografia è minimale, a contrastare il buio del proscenio ci pensano più di un centinaio di candele che dall’alto, in punti e in formazioni diverse, scendono improvvisamente verso il palco rimanendo in sospeso come punti di riferimento verso cui i ballerini cercano di tendere durante le figure. Si gioca con luci e ombre e differenze/analogie di sesso. Gli uomini vestiti da donne e viceversa (i costumi sono di Karl Lagerfeld), creano un particolare effetto di distorsioni e libertà acuito dal continuo cambiare delle emozioni che sembrano rappresentate, rappresentante, passione, adulterio, separazione e di nuovo amore. Le musiche spaziano da Claudio Monteverdi a Biagio Marini passando per Giovanni Girolamo Kapsberger. Si tratta di uno spettacolo a suo modo “classico”. Maillot lo presentò per la prima volta nel 2006 al pubblico di quel Ballets de Monte-Carlo di cui è tuttora direttore.

Il secondo atto: Daphnis et Chloé. Sul sipario, ancora abbassato, appare un quadro. Si deforma, cambia base, diventa un cerchio. Nel frattempo inizia la musica. Sembrano i titoli di testa di un film. L’attesa per l’inizio della rappresentazione sale al crescere dell’intensità dell’interpretazione dell’orchestra (stavolta, direttamente da Altro Canto, suonato direttamente dall’orchestra e non registrato). Si alza finalmente il sipario. Lo sfondo è azzurro. Dall’alto scende un grande sole con una cornice di strisce bianco e nere che ricorrerà per tutto lo spettacolo. Decine di ballerini vestiti di bianco di confrontano con altrettante ballerine. Appare Dafni, appare Cloe. Il loro amore da bambini, lì nell’isola di Lesbo, è tanto ingenuo quanto etereo. Lei viene rapita, il dio Pan la libera. I due si ricongiungono, ma il padre di Cloe decidono di combinarle un matrimonio con un uomo ricco. Dafni non si da per vinto. Riesce a riprendersi il suo amore. Scopre di essere ricco, fu abbandonato da piccolo da una famiglia di nobili. E anche Cloe in realtà era figlia di aristocratici di Mitilene. Si sposano. Dal bianco dei vestiti dei ballerini si passa ad un tripudio di colori le cui vetrate colorate che scendono dall’alto danno ancora più enfasi. C’è una magia in ogni momento del balletto che anche senza conoscerne la trama si rimane a bocca aperta, o quasi. Millepied, già étoile del New York City Ballet, nonché coreografo del film Black Swan sul cui set ha conosciuto sua moglie Natalie Portman, ha una fantasia e una sensibilità tali che è difficile non seguire il tutto a bocca aperta. Il consiglio se passate a Berlino tra febbraio e marzo, è di non lasciarsi sfuggire l’occasione per goderselo.

Maillot | Millepied

10 e 11 febbraio 14 e 17 marzo

Sempre alle 19.30 (durata 2 ore intervallo compreso)

Presso la Deutsche Oper

Bismarckstraße 35, 10627 Berlin

Biglietti dai 22 ai 79 € acquistabili qui

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Foto: Altro Canto by J.-C. Maillot © Yan Revazov