Mezzi pubblici tedeschi impeccabili? Non il TXL a Berlino. Ecco quanto ritarda

I mezzi pubblici di Berlino possono sembrare un paradiso a chi è abituato al traffico e alla gestione dei trasporti nelle grandi metropoli italiane (a qualcuno viene in mente l’Atac a Roma?). Dieci linee metropolitane, S-Bahn, Ring e bus (frequenti anche di notte e ininterrotti nei weekend), una app – quella della BVG – che calcola al dettaglio tragitto e tempi di percorrenza, e lo stupore che poi quel piano, normalmente, sia perfettamente rispettato.

Ma, se chiedete a un tedesco non berlinese che vive nella capitale, non è raro sentirsi rispondere che i trasporti (e altri servizi) berlinesi sono un disastro, specialmente a confronto con i livelli impeccabili di città più piccole e ricche come Amburgo o Monaco. Scioperi troppo frequenti, interruzioni e cambi di percorso legati ai cantieri, traffico e ritardi: queste le lamentele più frequenti. Tutta questione di differenti prospettive di partenza? Sicuramente. Ma in certi casi l’esistenza di qualche problema è oggettiva, e certificata dalla stessa BVG, la società che, insieme alla Deutsche Bahn, gestisce i trasporti berlinesi. È questo il caso del TXL, il bus che collega l’aeroporto di Tegel con il centro cittadino passando per due arterie chiave come Hauptbahnhof, la stazione centrale, e Alexanderplatz, suo capolinea. Una linea prossima al collasso, secondo gli standard tedeschi: un autobus su tre arriva in ritardo, contribuendo alla creazione di file enormi all’uscita dall’aeroporto.

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© BVG

Flussi di persone ingestibili per Tegel. Il TXL è dunque soprattutto un autobus navetta (sebbene sia molto comodo anche per spostarsi all’interno della città), che ha il compito di trasportare nel centro di Berlino i visitatori che atterrano nel principale aeroporto cittadino. Nel 2015 Tegel ha registrato un flusso di 21 milioni di passeggeri. Una cifra enorme, per un aeroporto che nel 1974, anno della sua inaugurazione, era stato concepito per 2,5 milioni di passeggeri all’anno. Lo scandalo della mancata apertura del BER – il nuovo aeroporto internazionale – che potrebbe saltare anche nel 2017, accresce ovviamente l’importanza di Tegel in una Berlino che accoglie sempre più turisti. E sovraccarica il trasporto pubblico che lo collega alla città, affidato in questo caso completamente ai bus: in primis il TXL, il più oberato, e poi l’X9 e il 109 (capolinea Zoologischer Garten), e il 128 (capolinea Osloer Straße).

Solo il 59% dei bus in orario. Ogni 2,2 minuti, almeno in teoria, parte un TXL. Ma, per una linea che ospita 25.000 passeggeri al giorno (le altre tre ne trasportano complessivamente 30.000) e che attraversa alcune delle arterie più trafficate della città, accumulare ritardi è quasi inevitabile. E così solo il 59% delle corse – due su tre, insomma – arriva in orario. Lo comunica Petra Reetz, portavoce della BVG, al Berliner Morgenpost: Reetz è la prima ad ammettere che la società berlinese dei bus e della U-Bahn, per quanto riguarda il TXL, «non ha la situazione sotto controllo». La ragione principale è il traffico, decisamente aumentato in città. Code, auto parcheggiate in doppia fila o nella corsia dedicata, furgoni della logistica che occupano la fermata, deviazioni causa manifestazioni o cantieri: tutti contrattempi che, sommati, fanno accumulare ad alcune corse addirittura 45 minuti di ritardo. Berlino è in forte crescita economica, demografica e di flussi turistici: una città che voglia mantenersi su degli standard internazionali dovrà far fronte a questa situazione-imbuto, sicuramente non un buon biglietto da visita per chi arriva in città.

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Foto di copertina © Alper Çuğun