Italiani emigrati e italiani immigrati. A Berlino arriva Mi chiamo Aram e sono Italiano.

di Patrizia Storelli

Nell’ambito della rassegna Oltremare, organizzata dalla libreria Mondolibro in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, arriva a Berlino lo spettacolo teatrale: Mi chiamo Aram e sono italiano. Andrà in scena il 23 e il 24 maggio alle ore 20.00 al Theater Ackerstadtpalast. Il pezzo teatrale è scritto ed interpretato da Aram Kian e vanta la regia di Gabriele Vacis.

Aram Kian, madre romana, padre iraniano, cittadinanza italiana, porta sul palcoscenico i ricordi della sua infanzia ed adolescenza trascorse a Sinago, immaginaria località alle porte di Milano e luogo simbolo delle periferie delle città del nord Italia. A far da sfondo alle sue vicende personali sono gli avvenimenti più salienti degli anni Ottanta e Novanta.
Fin dalla sua infanzia Aram percepisce che il suo nome e la sua carnagione olivastra fanno di lui un “diverso” e risvegliano nell’immaginario collettivo pregiudizi e steriotipi. Nasce allora la sua ossessione per il colore bianco: se la sua pelle fosse un po’ più chiara, forse, sarebbe uguale agli altri, forse, non dovrebbe più subire quotidiane umiliazioni e ridicoli soprannomi. Non dovrebbe più ribadire che è italiano, che non viene dalla Libia e nemmeno dall’Iraq, che non è arabo, non mangia il couscous e non è circonciso. Ma non potendo cambiare il suo aspetto fisico Aram indossa la maschera dell’ironia per combattere l’ignoranza ed i luoghi comuni di chi crede che “dalla Jugoslavia in avanti sia tutta Arabia Saudita” o di chi vede in ogni persona dai tratti mediorientali un potenziale terrorista con lo zainetto pieno di esplosivo. Nel suo lungo monologo, fra episodi buffi e situazioni tragicomiche, emerge, nella banale quotidianità della vita di provincia, un razzismo a tratti esplicito ed a tratti strisciante: ne sono impregnati persino i sermoni del prete ed i commenti di alcuni insegnanti.

Mi chiamo Aram e sono italiano è uno spettacolo fresco ed autentico in cui Aram, interpretando se stesso ed i suoi amici, racconta le tipiche esperienze di una generazione cresciuta fra merende del Mulino Bianco, musica grunge, anni di studi universitari e disoccupazione dilagante. Una recitazione fra il comico ed il drammatico che strappa sorrisi e riflessioni sulla condizione di stranieri in patria dei nuovi italiani, ma al tempo stesso permette anche a molti di ritrovare un pezzo della propria vita.

 

MI CHIAMO ARAM E SONO ITALIANO Storie da Synagosyty

di Gabriele Vacis e Aram Kian

Con Aram Kian
Scenofonia Roberto Tarasco All Posts
Regia Gabriele Vacis

scheda spettacolo

 

Dove

Ackerstadtpalast, Ackerstr. 169, 10115 Berlino.

Quando

Venerdì 23 Sabato 24 maggio alle ore 20:00

Spettacolo teatrale in lingua italiana con sovratitoli inglesi

Il prezzo del biglietto va dai 10€ ai 12€ – Prevendita da Mondolibro: 10€