molecule man

Molecule man, l’abbraccio che unisce presente e passato di Berlino

Alla scoperta di un’opera di Berlino sconosciuta a molti, Molecule man. Una scultura che ha un profondo legame con la città

Lo Sprea è meta di passeggiate. Costeggiando il fiume, godendosi il fresco delle sue acque ci si può imbattere in Molecule Man, una gigantesca scultura che emerge dal fiume. L’istallazione si può ammirare tra l’Elsenbrücke e Oberbaumbrücke. La statua è stata collocata lì nel maggio 1999 e rappresenta l’unione di tre quartieri: Kreuzberg, Alt-Treptow e Friedrichshain. Un simbolo di unione dopo che queste zone sono state divise ed isolate dal muro.

[adrotate banner=”34″]

Molecule man

L’installazione è alta 30 metri ed è stata progettata e realizzata dallo scultore americano Jonathan Borofsky. Molecule man è completamente in alluminio e pesa  45 tonnellate. Oltre a rappresentare l’unione di tre quartieri rappresenta anche l’unione delle molecole di tutte le persone, unione necessaria per la sopravvivenza umana. L’opera è stata voluta e collocata dalla compagnia assicurativa tedesca Allianz. Piccola curiosità, l’istallazione è stata realizzata per la prima volta nel 1977/78 a Los Angeles. Un altro Molecule man si trova a Baltimora ed è stato commissionato per celebrare il 100 ° anniversario della Penn Station.

Jonathan Borofsky

Jonathan Borofsky è uno  scultore e incisore americano. La sua opera più famosa è la scultura Hammering Man che è istallato in diverse città del mondo: Seoul (Corea del Sud), Francoforte (Germania), Basilea (Svizzera), Yorkshire Sculpture Park, Dallas, Denver, Los Angeles, Minneapolis, New York, Seattle, Gainesville, Washington DC e Lillestrøm (Norvegia). Conosciuta in Germania è anche la sculturaWalking Man,situata sulla Leopoldstraße a Monaco di Baviera. Le installazioni Hammering Man e Molecule man sono legate da un significato come ammette lo stesso scultore.

[adrotate banner=”34″]

Banner Scuola Schule

SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK

 Immagine di copertina: © ANBerlin CC BY-ND 2.0