Tedesco difficile? Sì, ma è la lingua più richiesta dalle aziende. E l’Italia si adegua

Se siete ancora indecisi riguardo alle lingue straniere da studiare o se volete allargare le vostre conoscenze e vivere un’esperienza lavorativa o di studio all’estero, forse l’inglese non è più l’unica risposta, ormai data quasi per scontata, che fa al caso vostro. Avete mai pensato di puntare sul tedesco? Certamente, la maggiore complessità della lingua potrebbe inizialmente rivelarsi un ostacolo, ma poi gli sforzi saranno certamente ben ripagati dato che il tedesco, insieme all’inglese e al francese, è attualmente una delle lingue più studiate e parlate in Europa (si confronti questo studio del Goethe Institut del 2015) e anche la più richiesta dalle aziende, complice la solidità economica della Germania.

Un plus nel curriculum. Avere delle competenze in lingua tedesca si rivela un dettaglio sempre più importante nel curriculum e permette di trovare interessanti opportunità non solo in Germania, ma anche negli altri Paesi in cui si parla tedesco come Svizzera, Austria, Lussemburgo, Liechtenstein, Belgio e anche il nostro Trentino Alto Adige. Tale diffusione giustifica il dato secondo cui il tedesco è la lingua più parlata d’Europa e la terza lingua più studiata nelle scuole dopo l’inglese e il francese. Sono ben 430mila i ragazzi che nelle scuole italiane hanno deciso di imparare tedesco, scelta spesso dettata, oltre che dalla curiosità verso questa cultura, anche dal desiderio di potersi affermare in futuro in un ambito professionale internazionale.

La sinergia Italia-Germania. Per questo motivo, negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti di scambio culturale tra gli istituti tecnici tedeschi e i professionali italiani con progetti mirati all’alternanza scuola-lavoro. Inoltre, il Goethe Institut, in associazione con il Miur, il BMBF (il Ministero federale tedesco per la formazione e la ricerca) Italia Lavoro e il BIBB, l’Istituto federale tedesco per la formazione professionale, promuove ogni anno oltre 60 eventi, viaggi e conferenze mirati a far crescere l’internazionalizzazione e i rapporti tra le due nazioni. Tramite queste attività, la Germania investe e punta sulla professionalizzazione di sempre più numerosi studenti italiani che, grazie a questi incentivi, riescono a raggiungere l’obiettivo della propria realizzazione professionale.

Un’economia trainante. In ogni caso, anche se non si ha intenzione di trasferirsi all’estero, non bisogna dimenticare che la Germania è un nostro fondamentale partner commerciale e che in Italia esistono più di duemila aziende tedesche, per le quali la conoscenza della lingua, se non un tassello essenziale, rappresenta in ogni caso una marcia in più per avanzare di livello. Stessa considerazione vale per il settore turistico, in cui sono sempre più richieste le figure di guide o interpreti in grado di interagire con i turisti tedeschi che ogni anno raggiungono le mete italiane. Un altro ambito da non sottovalutare, infine, è quello della ricerca. La terra dei grandi pensatori e filosofi è ancora molto fiorente in questo campo e investe seriamente nella ricerca scientifica, dato che si può evincere dal vasto numero di pubblicazioni in tedesco ogni anno diffuse a livello mondiale. Insomma, studiare il tedesco con passione e impegno non può che essere d’aiuto per scoprire nuove strade professionali, accrescere le proprie competenze e acquisire strumenti volti a superare le tante barriere nazionali e culturali che ancora impediscono all’Europa di diventare qualcosa in più di una mera unione burocratica e monetaria.

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Immagine di copertina : Pixabay