“Toccata e fuga” di corpi, danza e parola: a Berlino arriva lo spettacolo Fugen

Uno spazio vuoto, una scenografia minimalista, una ballerina che si muove sulla scena sempre più velocemente e affannosamente creando un climax di tensione ascendente. Così inizia lo show “Fugen” di Isabelle Schad, ballerina e coreografa tedesca impegnata in una ricerca che studia il corpo e la sua materialità in funzione della rappresentazione e del rapporto con gli altri. Si tratta di un’ora di spettacolo estremamente personale nel quale lei sola in scena ripercorre le fasi della sua vita che l’hanno portata a fare della danza il suo mestiere.

La musica che suonavano la madre e la sorella in casa con la quale è cresciuta, le lezioni di Aikido che le hanno insegnato a percepire il corpo, le lezioni di balletto che le hanno trasmesso l’amore per la disciplina, le sinfonie di J.S. Bach che l’hanno accompagnata negli anni… Questi i ricordi toccati dalla Schad. E proprio il nome Toccata e fuga la spinge a riflettere sui concetti di fuggire e cacciare, di dare e ricevere, di vuoto e di pieno che si creano attraverso il corpo e con i suoi movimenti. Grazie all’uso della parola (tutto lo spettacolo è in inglese) e dei passi di danza l’artista si mette a nudo, indaga se stessa e gli altri, riflette sul ruolo dell’arte e il possibile futuro di ogni artista.

HAU (Hebbel am Ufer) è un complesso culturale e location per spettacoli vicino alla stazione di Möckernbrücke (U7/U12), con tre diverse sedi (HAU1, HAU2 e HAU3) situate a pochi metri di distanza a cavallo del fiume. Ospita spesso performance di danza di questo tipo, ma anche di teatro, artistiche, oppure film e festival. Spesso le performance sono in inglese. Il programma completo si trova qui.

Isabelle Schad – Fugen

Performance di danza e recitazione in lingua inglese

Presso Hebbel am Ufer (HAU 3), Tempelhofer Ufer 10, 10963 Berlin

Prossimi appuntamenti:

Venerdì 30 ottobre alle 20 (a seguire discussione con l’artista)
Sabato 31 ottobre alle 20
Domenica 1 novembre alle 20

Foto (C): Dieter Hartwig