Le università in Germania e l’impietoso confronto con gli atenei italiani

Ho deciso. Parto per questa emozionante avventura.

Dopo aver conseguito la maturità, sento che la realtà universitaria italiana mi sta stretta. Grazie ad una buona conoscenza del tedesco, decido di iscrivermi all’ università in Germania, precisamente all’Università Libera di Berlino, Freie Universität, presso la facoltà di Ebraismo. Dopo aver sbrigato le innumerevoli pratiche tecniche e burocratiche, ricevo finalmente il mio tesserino universitario sotto forma cartacea. Mi stupisco subito del fatto che insieme al “libretto” mi venga consegnato anche un abbonamento semestrale ai mezzi di trasporto pubblici della capitale.

La mattina del primo giorno di università sono agitatissima, controllo l’aula e lo stabile più e più volte per assicurarmi di non sbagliare (sì, perché l’università è composta da un’insieme di edifici). Per evitare sorprese parto un’ora prima e la mia ansia si manifesta già alle prime ore del mattino: un mal di pancia improvviso mi contorce e penso al perché io abbia bevuto un bicchiere di succo d’arancia tutto d’un colpo. Prendo la U9 e cambio a Spichernstrasse con la U3. Scendo a Dahlem-Dorf, leggo “Freie Universität” e mi sento sollevata. Un pallido sole settembrino illumina la zona circostante. Trovato l’edificio e l’aula mi guardo attorno e cerco facce simpatiche. Sono qui: è l’alba di una nuova era!

La Germania sta acquisendo sempre più importanza nelle complicate relazioni economiche del continente. La situazione particolarmente fiorente dello Stato si ripercuote anche e soprattutto sul livello d’istruzione del paese, in particolar modo su quella accademica. Secondo il Times Higher Education World University Ranking, sei atenei tedeschi, infatti, si trovano entro le prime cento università di tutto il mondo. Si distingue considerevolmente la LMU, Università Ludwig Maximilian di Monaco, in ventinovesima posizione; seguono le università di Göttingen (67), Heidelberg (70) e Berlino, che si classifica ottantesima con la Humboldt Universität e ottantunesima con la Freie Universität, l’Università Libera di Berlino.

La buona posizione in classifica delle università tedesche(e giova forse ricordare che l’Italia è rappresentata da un solo ateneo fra i primi 200 posti, la Scuola Normale Superiore di Pisa) è condizionata in qualche modo anche dal numero di studenti internazionali che decidono di recarvisi per studiare. Perché le università tedesche attraggono studenti ormai da tutto il globo? Una delle ragioni potrebbe forse riguardare la dura selezione, data dal nummerus clausus, a causa della quale non tutti riescono a immatricolarsi nelle facoltà scelte. Si crea, quindi, un’élite di pochi prescelti che possono accedere al programma, un fattore che, di conseguenza, accresce il prestigio delle università tedesche.

Una volta portati a termine i tre anni di laurea, l’inserimento nel mondo del lavoro tedesco avviene senza grandi problemi. Un laureato in Germania vale ancora tanto oro quel che pesa: la Germania, insomma, sarà pure un paese criticabile sotto vari punti di vista, ma è in prima linea nel finanziare l’istruzione e la ricerca e non è quindi un caso che gli atenei tedeschi s’impongano come fra i più prestigiosi di tutto il continente europeo.

la foto dell’articolo è © jo.schz  / CC BY NC–SA- 2.0