I 10 alimenti che più mancano all’italiano in Germania (o Nord Europa in generale)

Premessa: si vive bene anche cambiando abitudini alimentari e abituandosi a quelle del Paese in cui ci si è trasferiti. Ciò non toglie che alcuni sapori continuino a mancare, se non in assoluto, almeno quanto a regolarità. È vero che, se si cerca, tutto o quasi, è rintracciabile anche all’estero, solo che il sovrapprezzo spesso è esorbitante, manca (logicamente) la freschezza e spesso per acquistarli bisogna attraversare mezza città. E’ una nostalgia del palato che si fa fatica a soffocare senza che ritorni sù. E allora ecco amici e parenti che ogni volta che ci vengono a trovare ci portano pacchi di ciò che un tempo davamo quasi per scontato, bastava scendere sotto casa per trovarli, ma che ora ci appaiono come delikatessen degne di feste e celebrazioni.

Tempo fa abbiamo chiesto sulla pagina facebook di Berlino Magazine quali fossero i sapori e gli alimenti che più mancassero all’italiano in Germania. Facendo una cernita tra tutte le risposte, ecco i più citati.

10-I cibi da rosticceria

La pizza c’è e a volte è più buona che in Italia, manca però quasi tutto il resto. Olive ascolane, calzoni, arancine, supplì, filetti di baccalà…L’offerta culinaria è altissima e i prezzi contenuti (almeno a Berlino), ma alla lunga la rosticceria e tutte le sue delizie possono cominciare a mancare in maniera seria.

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9-Le salsicce

Quelle con il finocchietto, quelle piccanti, quelle a pezzi….Ok, se vi mancano le salsicce non siete certamente vegetariani (o lo siete, ma sapete bene che anche stando in Italia il problema rimarrebbe lo stesso), ma anche nella patria dei würstel, dove la carne si mangia quasi ogni giorno (è il primo consumatore in Europa) si può avere nostalgia della carne italiana, non solo le salsicce, ma anche il carpaccio, l’nduja, i buoni salami e tanto altro ancora…

8-Il caffè

Questa è una mancanza strana: il caffè che si trova in Germania spesso è lo stesso che si trova in Italia. Importarlo non è difficile e non c’è un grande sovrapprezzo e se si va in un bar, ormai quasi tutti ti fanno un espresso italiano. Eppure se si chiede ad un italiano ciò che gli manca di più all’estero probabilmente citerà anche il caffè. Non solo se lo fa spedire, ma se lo porta anche lui in valigia ogni volta che è di ritorno da visite a parenti o amici giù in Italia. Ciò che manca davvero forse è il cappuccino da bar, uno fatto bene, senza cinque dita di schiuma e uno di bevanda, ma il contrario. Ma quella è un’altra storia di cui parlerò in un altro post.

7-Il pane

E’ vero, in Germania il pane è famoso per essere squisito. La varietà è eccezionale e ci sono panetterie ovunque. Però il pane sembra quasi sempre surgelato, si conserva poco o nulla, non esiste qui il pane che anche quando è bello duro comunque conserva un sapore eccezionale, dalla crosa alla mollica. E sarà pur vero che non tutti i giorni si fanno bruschette, però trovare del pane con “un’anima” è davvero difficile qui. Più facile provare a farselo da soli.

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6-Pasticcini e cornetterie notturne

Vanno bene le torte, enormi, pannose, piene di ogni combinazione di crema possibile e immaginabile e vanno bene anche i tanti pasticcini turchi a base di miele e pistacchi, però un bel bigné al cioccolato, una crostatina alla ricotta, un cannolo siciliano o una semplice cassata, ecco, continuano a mancare così come non c’è nessuna traccia di cornetterie notturne che spargono i propri aromi lungo la strada del loro forno attraendo discotecari del weekend come cani da tartufo.

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5-I biscotti per la prima colazione

Ci sono, ma bisogna davvero andarseli a cercare. L’idea che i biscotti possano essere utilizzati per la prima colazione e non per il tè non è ancora passata, trovare buoni prodotti per fare una prima colazione dolce e non continentale è dura e per chi è cresciuto a forza di gocciole e campagnole è dura cambiare abitudini (così come è quasi impossibile trovare dei buoni cornetti freschi al café sotto casa)

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4-Il pesce

Ok, passi per il pesce del Mediterraneo, inutile pretenderlo qui, ma è possibile che il salmone fresco del baltico costi più in Germania che in Italia? Sì, è possibile. E non sempre è più buono. Il pesce qui è quasi sempre da allevamento. Bisogna abituarcisi, ciò non toglie che appena si scenda in Italia, se non si è vegetariani, quasi tutti gli italiani si abbuffino di pesce come se non ci fosse domani.

3-Verdure e frutta con un sapore

Mancano tante verdure e frutta, è normale e giusto che ogni Paese e territorio metta in vendita prima di tutto ciò che produce , quindi c’è poco da lamentarsi. Però trovare pomodori che sappiano di pomodoro e che non si sciolgano quando si bollono è un’impresa, stessa cosa per le zucchine, i peperoni e il radicchio (che difficilmente si trova). E il basilico? Fare un buon pesto con basilico del centro-nord europa è un’impresa. Si può andare al mercato turco ogni tanto (ma lì spesso si trovano alimenti che fanno la muffa dopo due giorni), si può andare in uno dei tanti supermercati bio, ma trovare regolarmente frutta e verdura davvero buona è un’impresa. Lo si sa ben prima di trasferirsi fuori dall’Italia, ma ciò non vuole che poi tutta la varietà alimentare che la terra italiana ci offre non ci manchi.

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2-L’olio

Purtroppo molte delle marche che vendono come “italiano” l’olio all’estero (ma anche in Italia) non realizzano tutto il processo produttivo (raccolta, spremitura e confezionamento) in Italia e la qualità ne risente e cos’ chiunque abiti all’estero e abbia un genitore, uno zio, un cugino, un amico che produca olio in Italia se lo fa regolarmente (o quasi) spedire. Poi lo utilizza centellinandolo, quando invita amici a cena non manca mai occasione per ricordare a tutti che quell’olio “viene direttamente dall’Italia”. Se i voli easyjet dall’Italia sono pieni di valige imbarcate all’andata, ma vuote al ritorno, è perché il visitatore dell’italiano all’estero è costretto a portarsi con sé taniche di olio imballate con carta, polistirolo e qualsiasi altra cosa possibile e immaginabile da donare al visitato. E’ l’obolo da pagare più comune. E’ ciò che utilizziamo ogni giorno, o quasi, su qualsiasi nostro pasto. E’ ciò che più di ogni altra cosa ci lega alla nostra Terra, non intensa come Stato o famiglia, ma territorio, polvere, muschio e, soprattutto, radici.

1-Mozzarella, stracchino e formaggi tipici

E’ vero, Francia realizza le proprie mozzarelle anche qui, e non sono blu. E sì, esistono anche le mozzarelle di bufala sia nei mercatini del sabato e della domenica che in alcuni ristoranti e supermercati. Però la mozzarella di bufala italiana, Terra dei fuochi o no, è comunque un’altra cosa. Sarà il latte, sarà che qualsiasi importazione significa almeno mezza giornata di viaggio in cui qualcosa si perde, ma il sapore è quasi sempre un altro e non è mai migliore di quello italiano. Parlo a titolo personale, ma una buona caprese, ovvero buona la mozzarella, buono il pomodoro, buono il basilico, buono l’olio e buono il pane (un bel casereccio di Altamura), è la cosa che più mi manca d’estate, quando con il sole alla finestra e pochi minuti a disposizione prima di riuscire fuori e godersi la sempre eccitante vita culturale berlinese, si avrebbe voglia di cose semplici, ma squisite allo stesso tempo, solo per confermare che un giorno a caso della propria vita può essere perfetto, o quasi.

Cparese Berlino

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