Berlino, attaccata reporter israeliana nel quartiere di Neukölln

A Berlino una giornalista israeliana è stata attaccata da alcuni passanti con un petardo

La giornalista israeliana Antonia Yamin, corrispondente in Europa per il canale televisivo israeliano KAN, è stata vittima di un gruppo di ragazzi molesti mentre girava un servizio a Neukölln. Non è chiaro se si sia trattato di una semplice ragazzata o se dietro agli attacchi dei disturbatori vi fossero intenzioni antisemite. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di domenica 25 novembre 2018. Antonia Yamin ha raccontato l’accaduto in un’intervista a Vice.

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I fatti

La giornalista israeliana Antonia Yamin stava girando un servizio nel quartiere berlinese di Neukölln, quando alcuni ragazzi, probabilmente diciottenni o diciannovenni secondo le parole rilasciate dalla giornalista, hanno iniziato a disturbare le riprese, ridendo ed entrando nell’inquadratura. I ragazzi hanno interrotto la giornalista mentre parlava alla telecamera e pochi secondi dopo, allontanandosi, hanno lanciato un petardo nella sua direzione. La giornalista, accortasi del petardo, è subito scappata, mentre i ragazzi sono corsi verso la metropolitana. Antonia racconta: «è stato un bene che non fossi sola e che ci fosse il cameraman Amir con me». Prosegue domandandosi: «e se il petardo avesse colpito me o Amir?».

Brutto scherzo o gesto antisemita?

La giornalista ha fatto notare che sia lei che il cameraman non parlano tedesco. Al momento dei fatti Antonia stava girando il servizio in ebraico e sul microfono c’era scritto il nome del canale televisivo per cui lavora, sempre in ebraico. Resta quindi il dubbio che il gesto dei ragazzi avesse un qualche fondamento antisemita e che non si sia solo trattato di uno scherzo di cattivo gusto. A far pensare a un episodio antisemita è anche il fatto che uno dei ragazzi avrebbe chiesto alla giornalista per quale rete stesse lavorando. Antonia racconta che a Berlino non le era mai capitato nessun episodio riconducibile all’antisemitismo. Tuttavia spiega che in alcune città, come Parigi o Malmö, le capita di prestare più attenzione mentre gira servizi, nascondendo il nome del canale del microfono e cercando di parlare ebraico a bassa voce, per evitare episodi spiacevoli.

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Berlino Schule tedesco a Berlino

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Immagine di copertina: © Photo by Denislav Jeliazkov on Unsplash