Soros, CC0

“Cacciato” da Budapest, ecco dove si trova il nuovo ufficio di Soros a Berlino

George Soros ha trasferito la sede della sua società da Budapest a Berlino.

George Soros ha trasferito la sede della sua società, Open Society, da Budapest a Berlino. I motivi addotti dal magnate americano riguardano le pressioni e l’ostilità mostrata dal governo ungherese. Se la notizia era già nota da fine maggio 2018 (ne avevamo parlato qui), ora è divenuta operativa. Infatti, all’inizio di ottobre, sono 80 i dipendenti che si sono trasferiti con le loro famiglie dalla capitale ungherese a quella tedesca. Altre 70 persone raggiungeranno a breve i loro colleghi

Perché George Soros ha deciso di trasferire la sede della sua società

«Il clima politico repressivo in Ungheria ha reso impossibile per noi lavorare in modo sicuro ed efficace». Con queste parole Soros, imprenditore di origini ebraiche, a capo della fondazione per i diritti umani Open Society, nonché finanziatore di diverse ONG, aveva annunciato la sua scelta di abbandonare la città di Budapest. Il popolare leader ungherese, dal canto suo, aveva replicato: «La lotta contro Soros, la sua ideologia, le sue iniziative sui migranti, continuerà ovunque siano le sedi della sua fondazione». Che il primo ministro stesse facendo terra bruciata intorno al filantropo, d’altronde, era chiaro. Basti pensare alla legge approvata nel giugno 2018, soprannominta dai media internazionali “Stop Soros”. La misura prevede tassazioni specifiche per le ONG.


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Il trasferimento a Berlino della società di George Soros

A dirigere i nuovi uffici di Berlino sarà Goran Buldioski, che ha sottolineato come da anni trascorrevano buoni rapporti tra la società di Soros e diverse organizzazioni tedesche e che Berlino era stata individuata già da tempo come nuova sede della fondazione. Eppure, le crescenti ostilità con il premier ungherese hanno di certo accelerato i tempi per il trasferimento. Infatti, il cambiamento è avvenuto prima che fosse individuata una struttura in grado di ospitare permanentemente gli uffici della società. Per ora i dipendenti di Soros lavoreranno in co-working presso dei locali a Potsdamer Platz. Sempre Buldioski, però, commenta positivamente anche questo fatto, sostendo che così la Open Society avrà tempo per orientarsi nella nuova città e studiare al meglio i locali che la ospiteranno in modo definitivo.

 

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Today in Berlin, we celebrate the establishment of the European Roma Institute of Arts and Culture (ERIAC).⠀ ⠀ ERIAC is important for the development of a proud Roma identity and a strong sense of self-esteem. These can help overcome the deep-rooted hostility and racism directed against Roma communities.⠀ ⠀ ERIAC has the active support of a broad range of Roma intellectuals and will become a major hub to preserve, rebuild, and further develop Roma culture.⠀ ⠀ In photo, left to right: Valeriu Nicolae, Michael Roth, Timea Junghaus, George Soros, Nicoleta Bitu, THornbørn Jagland, Zeljko Jovanovic⠀ ⠀ Photo by ©Gordon Welters/Laif for the Open Society Foundations

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Gli esiti futuri del trasferimento della società di  Soros

Dall’annuncio del suo trasferimento, la Open Society ha già dato il via a due progetti in Germania. Infatti, in collaborazione con il Governo federale tedesco e con il Consiglio d’Europa (CE) ha lanciato l’Istituto europeo per l’arte e la cultura Rom, inaugurato l’8 giungo 2018 a Berlino. Sta, inoltre, finanziando il Community Art Center di Mannheim, che combatte gli estremismi politici con spettacoli teatrali e dibattiti pubblici.

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Berlino Schule tedesco a Berlino

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Immagine di copertina: Soros, CC0