©Pixabay, CC0, weldert. 

Franziska Giffey, chi è l’astro nascente della sinistra tedesca

Franziska Giffey, già sindaca socialdemocratica del distretto di Neukölln e attuale ministro federale della Famiglia, è l’antidoto alla legnosità di una politica che ha perso il contatto con i cittadini.

La Berliner Morgenpost l’ha definita l’Hoffnungsträgerin del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD). «Un vessillo di speranza», per i membri del più longevo partito politico dell’Europa continentale che ha ereditato una radicata tradizione di socialismo democratico. Un «nuovo giovane volto […] con i piedi ben piantati a terra, donna e, soprattutto giovane». Così l’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle ci presenta l’attuale ministro federale per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani, Fraziska Giffey. Parole assolutamente in linea con quelle che per lei ha speso la Der Zeit. «La nomina di Franziska Giffey è stata celebrata, ma forse non abbastanza. Con lei l’SPD ha sorprendentemente aperto tutta una nuova serie di opportunità politiche».

Chi è Franziska Giffey

Franziska Giffey nata il 3 maggio 1978 a Francoforte, ha solo 40 anni. Dopo il liceo, si è laureata in diritto amministrativo e ha poi ottenuto il dottorato in Scienze Politiche alla Freie Universität di Berlino. Ha successivamente lavorato a Londra e Bruxelles. Nell’aprile 2015, è stata eletta sindaco di Neukölln, quartiere berlinese in cui non mancano condizioni sociali difficili e problemi di integrazione. Il suo operato si è contraddistinto soprattutto per la decisione di aumentare le contravvenzioni ai genitori che non rispettano l’obbligo di mandare a scuola i propri figli. L’istruzione è una priorità assoluta dell’agenda politica di Franziska Giffey. «Il punto è che i bambini, indipendentemente dal loro background, che siano nati in una famiglia ricca o povera, possono farsi strada. Spesso i genitori non sono in grado di fornire un supporto adeguato ai loro figli. Dobbiamo rafforzare le istituzioni che possono compensare questa mancanza», chiarisce Franziska Giffey alla Der Tagesspiegel.

L’idea di politica di Franziska Giffey

Lo “stile” politico di Franziska Giffey si caratterizza soprattutto per il suo pragmatismo e la ricerca del giusto equilibrio. «Linguaggio diretto e privo di barriere», lo definisce la Berliner Morgenpost, contro il «troppo legnoso, troppo tecnocratico, troppo claudicante» linguaggio politico attuale. «Non serve fare buone politiche quando le persone non capiscono cosa stiamo facendo», ha dichiarato il Ministro al quotidiano berlinese. Franziska Giffey, soprannominata “l’instancabile”, crede in uno Stato «forte», fondato su principi cardine assolutamente non-negoziabili. Anche in materia di integrazione dei migranti, Franziska afferma: «Occorre sempre trovare l’equilibrio».

Equilibrio e pragmatismo in tema di integrazione

Per il Ministro, soltanto attraverso l’istruzione e il dialogo è possibile gettare le basi per un proficuo processo di integrazione. Tuttavia, sottolinea il Ministro, ci sono anche situazioni in cui non è ammesso il contraddittorio. Come quando, ad essere minati, sono «valori e regole di base». Contro ogni rischio di ideologizzazione, bisogna fare chiarezza sui diritti e i doveri dell’integrazione. Ad esempio, sostiene Franziska Giffey, bisogna chiedersi: «I bambini vanno a scuola regolarmente? Le giovani donne di famiglie immigrate hanno il diritto all’autodeterminazione nella scelta del partner?». In caso di riscontri negativi, allora, sostiene energicamente la Giffey, «lo Stato non può rassegnarsi all’ingiustizia, alla disuguaglianza e all’insicurezza». «Sono un grande sostenitore della politica pragmatica e il primo passo è chiamare le cose con il loro nome», aggiunge Franziska Giffey.

https://www.youtube.com/watch?v=2RvXLyx-3bw

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Foto copertina: © Pixabay, CC0, weldert.