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Il direttore (tedesco) degli Uffizi è a favore dell’abolizione delle domeniche gratis nei musei italiani

La proposta del ministro Bonisoli di abolire le domeniche gratis al museo fa discutere.

L’attuale Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, ha annunciato di voler abolire l’ingresso gratuito al museo per le prime domeniche di ogni mese. Secondo quanto dichiarato dal Ministro e riportato da Repubblica, l’iniziativa terminerà entro la fine dell’estate. Bonisoli, in visita alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ha spiegato che tale modalità risulta efficiente solo come lancio pubblicitario. A lungo andare, invece, rischierebbe di scadere «in una direzione che non piace a nessuno». Le criticità riguardano soprattutto l’alta stagione.

La decisione definitiva viene lasciata ai direttori dei musei

La decisione, già precedentemente illustrata nelle commissioni competenti, sembrerebbe essere suffragata dal consenso dei direttori dei musei. Il Ministro ha addirittura parlato di “opinione unanime”. Bonisoli ha tuttavia assicurato che verrà lasciata ai direttori la libertà di decidere se mantenere o meno le domeniche gratuite. Infatti, a suscitare la perplessità del Ministro è il carattere di obbligatorietà di tale modalità. Non si è fatta, di certo, attendere la replica dell’ex Ministro Dario Franceschini, che ha definito la proposta “priva di senso logico”, sottolineando che l’iniziativa ha coinvolto ben 10 milioni di persone dal 2014 ad oggi.

Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, si dice favorevole alla proposta

Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze dal 2015, ha avallato la proposta di Bonisoli. Senza soluzione di continuità con le parole del ministro, ha dichiarato: «ha perso la spinta iniziale. Un biglietto fortemente scontato, per esempio a 1 euro, a livello promozionale funziona meglio». Infatti, secondo il direttore Schmidt è doveroso riconoscere che l’iniziativa è riuscita, nel suo primo biennio, a portare nei musei chi non li frequentava da anni. Tuttavia, l’opinione del direttore è che adesso essa si limiti soltanto a concedere l’ingresso gratuito a turisti che sarebbero invece disposti a pagare il biglietto. Schmidt arriva addirittura a sostenere che l’iniziativa sia ormai «diventata una specie di speculazione che non ha alcun senso sociale». Il Direttore ha fatto riferimento anche ad episodi in cui tour operator accompagnano appositamente i turisti nelle domeniche di ingresso gratis, facendo pagare il biglietto agli stranieri più disinformati. Al giornalista di Repubblica che lo ha interrogato su eventuali proposte alternative, Schmidt ha paventato la possibilità di introdurre sconti e gratuità più flessibili, come giornate di ingresso gratuito per ricorrenze ed anniversari particolari.

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