La storia dei conigli d’ottone sparsi per Berlino

Su alcune strade di Berlino si possono osservare sagome di conigli, in ricordo di quelli che ai tempi del Muro vivevano nella “terra di nessuno”

Nella Berlino divisa dal Muro, in particolare dopo il 1962, quando fu eretto un secondo muro parallelo al primo, si creò quella che oggi è detta “terra di nessuno” o “striscia della morte”. I due muri si distanziavano tra loro di circa dieci metri, formando una striscia di terreno a cui nessuno era ammesso, sorvegliata da guardie con l’ordine di sparare a chiunque tentasse di attraversare il Muro. Questa “terra di nessuno” fu ben presto frequentata da branchi di conigli, che scavando sottoterra potevano passare da una parte all’altra del Muro. Un’artista tedesca ha voluto ricordarli installando delle sagome di ottone a forma di coniglio nella zona dove questi, un tempo, abitavano.

La storia dei conigli che attraversavano il Muro

Ai tempi della divisione della città in Berlino est e Berlino ovest, i conigli cominciarono a scavare dei tunnel e a muoversi liberamente da una parte all’altra del Muro, appropriandosi di quella “terra di nessuno” il cui accesso era vietato a chiunque. Dopo la caduta del Muro, avvenuta il 9 novembre 1989, i conigli abbandonarono le tane che si erano creati in quest’area e si mossero verso i parchi e le altre zone verdi della città. Nel 1999 l’artista berlinese Karla Sachse, in loro memoria, ha realizzato 120 sagome di conigli in ottone, dette “Kaninchenfeld”, che ha posizionato nell’area dove questi, un tempo, si erano stabiliti.

Dove trovare le sagome dei conigli a Berlino

Purtroppo non tutti i 120 conigli di Karla Sachse sono rimasti intatti. Alcuni, nel corso degli anni, sono stati coperti da strati di asfalto o dalla costruzione di nuovi edifici. Quelli rimasti fino ad oggi sono visibili nell’area attorno alla fermata della U-Bahn Schwartzkopffstrasse, specialmente nei dintorni dell’incrocio tra Chaussestraße e Liesenstraße.

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Immagine di copertina:  © Karla Sachse