Operazione Valchiria, la storia degli uomini che provarono a uccidere Hitler

L’attentato del luglio 1944 andò molto vicino all’obiettivo di eliminare il Führer

In molti hanno cercato di attentare alla vita di Adolf Hilter, nessuno ci è mai riuscito. Sicuramente l’attentato più conosciuto, e quello che più è andato vicino all’obiettivo, è l’Operazione Valchiria, reso famoso anche dall’omonimo film del 2008 di Bryan Singer con Tom Cruise. In pochi forse sanno che il quartier generale degli attentatori si trovava al Bendlerblock, un palazzo di Berlino. Fu proprio nel suo cortile che molti di coloro che parteciparono al tentativo di assassinio trovarono la morte.

L’Operazione Valchiria

L’Operazione Valchiria fu ideata dal colonnello della Wehrmacht – il nome assunto dalle forze armate tedesche – Claus Schenk von Stauffenberg. L’attentato voleva colpire Hitler durante una riunione con i suoi ufficiali nel quartier generale della Wolfsschanze – Tana del Lupo – a Rastenburg, nella Prussia Orientale, il 20 luglio del 1944. Alla base della decisione dei cospiratori c’era la volontà di creare un nuovo governo per poter negoziare una pace con gli Alleati, dal momento che gli avvenimenti bellici erano, ormai, completamente a sfavore delle forze del Terzo Reich. Von Stauffenberg, insieme al tenente Werner von Haeften, misero due bombe all’interno della stanza in cui si trovavano i massimi esponenti del regime nazista; ma solo una delle due esplose. Anche questa volta il Führer scampò alla morte, ma quattro partecipanti alla riunione rimasero uccisi allo scoppio della bomba. Hitler, secondo le testimonianze del suo medico, il dottor Erwin Giesing, riportò solo delle lievi ferite, tra cui un continuo e fastidioso dolore all’orecchio destro. Poco prima dell’attentato Stauffenberg era scappato a Berlino. Nella capitale si incontrò con gli altri cospiratori nel loro quartier generale: il Bendlerblock.

 

Il Bendlerblock ©Jörg Zagel-CC BY-SA3.0https://en.wikipedia.org/wiki/Bendlerblock#/media/File:Berlin,_Tiergarten,_Reichpietschufer,_Bendler-Block_02.jpg

Il Bendlerblock ©Jörg ZagelCC BY-SA3.0

Il Quartier Generale dei complottisti si trovava nel centro di Berlino

L’edificio si trova nel quartiere di Tiergarten in Bendlerstraße che, dal 1955, ha cambiato nome in Stauffenbergstraße per ricordare il capo dell’Operazione Valchiria. Subito dopo la scoperta del fallimento dell’attentato, intorno al palazzo, si scatenò l’inferno. Truppe della Gestapo circondarono e isolarono l’edificio. Il Generale Ludwig Beck tentò di suicidarsi con un colpo di pistola, ma sopravvisse e fu giustiziato la sera stessa. I congiurati barricati all’interno del Bendlerblock vennero arrestati e condannati a morte dal Generale  nazista Friedrich Fromm. Poco dopo la mezzanotte del 21 luglio vennero tutti giustiziati nel cortile del Bendlerblock. Il giorno dopo il Generale Maggiore Henning von Tresckow, a conoscenza delle torture a cui sarebbe stato sottoposto, si fece saltare in aria con una granata. Ma anche Fromm fu arrestato e condannato a morte. Si scoprì, infatti, che anche lui era coinvolto nel complotto. La punizione per gli attentatori non finì di certo all’interno del Bendlerblock. Hitler e Himmler promulgarono la Sippenhaft, la cosiddetta ‘Colpa di Sangue’. Furono arrestati tutti i membri delle famiglie dei cospiratori (che nulla avevano a che fare con il complotto). Furono poi uccisi o mandati nei campi di concentramento. Ai bambini più piccoli, invece, venne cambiato nome e furono affidati a nuove famiglie.

Oggi il Bendlerblock ricorda la Resistenza contro il potere nazista

Circa 7000 persone furono arrestate in connessione al fallito colpo di stato. Quasi 5000 furono giustiziate. In loro memoria, nel 1953, venne eretta una statua nel cortile del Bendlerblock intitolata ‘Giovane uomo con le mani legate’ dell’artista Richard Scheibe. Nel 1960 venne anche posta una targa con scritto: «Qui, il 20 luglio 1944, morirono per la Germania il Colonnello Generale Ludwig Beck, il Generale della Fanteria Friedrich Olbricht, il Colonnello Claus Graf Schenk von Stauffenberg, il Colonnello Albrecht Ritter Mertz von Quirnheim e il Tenente Werner von Haeften». Oggi il Bendlerblock è anche un museo dedicato all’attentato del 20 luglio 1944 e alla Resistenza tedesca contro il potere nazista.

Giovane uomo con mani legate di Richard Schiebe ©Manfred Bruckels-CC BY-SA3.0https://www.atlasobscura.com/places/the-bendlerblock-berlin-germany?fbclid=IwAR2t_oz11p33zPG2GlQ7CTKBHuZtaXd6ulSpT84ks8S_aYlHuOOwww9DoQE

Giovane uomo con mani legate di Richard Schiebe ©Manfred Bruckels-CC BY-SA3.0

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Immagine di copertina: La Wolfsschanze dopo l’attentato a Hitler ©Bundesarchiv, Bild 146-1972-025-10 – CC BY-SA 3.0