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Berlino, chiude la multisala del Sony Center. Addio a 120 posti di lavoro

Il Cinestar prossimo alla chiusura: in città sempre meno cinema che proiettano in lingua originale

La multisala CineStar all’interno del Sony-Center di Postdamer Platz chiuderà i battenti entro la fine dell’anno e centoventi persone rimarranno senza lavoro. A confermarlo alla Berliner Zeitung è Jörg Reichel, segretario del sindacato Ver.di. Secondo i gestori – in franchising con Cinestar – l’attività composta da otto sale “normali” ed una IMAX è in perdita costante.

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Chiusura del Cinestar, dietro le ragioni ufficiali potrebbe nascondersi altro

Secondo Reichel dietro l’annuncio della cessata attività si nasconderebbe qualcos’altro: o davvero la società proprietaria dell’intero Sony Center vuole ristrutturare il complesso per poi affittarlo ad altri ad un prezzo maggiorato o l’affittuario attuale vuole mettere – con l’intervista – sotto pressione il proprietario per non avere un rialzo eccessivo quando scadrà il contratto di locazione. La struttura ha ben otto sale sotterranee. Difficile infatti immaginare un uso diverso da quello attuale di cinema. Per ora la Vue Enterteinment, proprietaria del marchio CineStar, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

La storia del Cineastar di Potsdamer Platz

La storia del Cineastar di Potsdamer Platz è legata a doppio filo con quella del Sony Center e della Berlinale. Progettato fin dall’inizio come una delle attrazioni culturali necessarie a rendere quotidianamente viva una piazza completamente ricostruita negli anni successivi alla caduta del Muro (l’inaugurazione avvenne nel 2000), nel tempo la multisala è diventata conosciuta a livello internazionale grazie a centinaia di première di grossi blockbuster americani (a partire dal primo Spider-Man con Tobey Maguire) alle decine di proiezioni quotidiane durante il Festival del cinema di Berlino. Salvo eccezione i film sono sempre in lingua originale con sottotitoli. Difficile immaginare il complesso progettato da Helmut Jahn (e in parte anche da Renzo Piano) senza il suo cinema.

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Immagine di copertina: Sony-Center, ©ralfskysegel / 112 Bilder, CC0