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Berlino, operai tedeschi cantano Bella Ciao per protestare contro azienda italiana

In Germania, i dipendenti dell’industria italiana Riva scioperano da oltre tre mesi

Riva Acciaio, azienda siderurgica italiana, ha cinque siti produttivi in Germania. Il sindacato tedesco dei metallurgici, il lG Metall, da tempo chiede l’applicazione del contratto collettivo per i lavoratori dei due stabilimenti in Renania-Palatinato. 130 lavoratori stanno scioperando da un tempo record di tre mesi. A Berlino, il 28 agosto 2019, i sindacati e gli operai delle sedi di Treviri e Horath sono scesi a protestare ad Alexanderplatz. In una riunione, gli operai hanno intonato una versione tedesca di Bella Ciao, che è diventata l’inno di protesta contro l’industria italiana.

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I motivi della protesta degli operai

I contratti dei dipendenti dei due stabilimenti in Renania-Palatinato sono tra il 20-30% più bassi della media dell’industria. Perciò richiedono un accordo salariale sotto forma di contratto collettivo. I sindacati chiedono un aumento del 3,7% dei salari e un’ulteriore indennità di ferie concordate di un valore di 1.000 euro. Nel corso di questi tre mesi, gli scioperanti sono scesi svariate volte in piazze e strade in diverse città tedesche. Hanno ripetuto slogan come “Siamo ancora freschi, Riva al tavolo”. Fino a questo momento gli scioperi hanno causato una perdita di  6,6 milioni di euro a Riva.

Una mossa per disapplicare il contratto anche negli altri stabilimenti

Gli operai delle fabbriche in Renania-Palatinato sono gli unici dell’azienda a non avere il contratto collettivo. Il fatto di non dare loro questo tipo di contratto è, secondo il sindacato, una mossa per disapplicare il contratto anche negli altri tre impianti tedeschi. Intanto, i dipendenti degli stabilimenti coperti dal contratto collettivo, come nel Brandeburgo, hanno mostrato solidarietà agli operai in sciopero.

La necessità di trovare un accordo

Le trattative sono già avviate, ma non è ancora stato trovato un accordo. Un dipendente ha riferito «Siamo preparati per una lunga battaglia, staremo qui fino a Natale». Una questione che pesa sullo sciopero è il fatto che nel 2018 l’azienda Riva ha raddoppiato il suo guadagno netto rispetto all’anno precedente. Sabine Paetzing, la ministra del lavoro del Land, ha mandato una lettera di incitamento a Claudio Riva, l’amministratore delegato di Riva, in cui ha chiesto di trovare una soluzione.

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Immagine di copertina: Bella Ciao © Gedi visuals