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Le innovazioni dell’azienda dei mezzi pubblici di Berlino fanno concorrenza ad Uber

Novità dalla BVG: il lancio di una nuova app per spostarsi in città

La BVG (Berliner Verkehrsbetriebe, Agenzia dei Trasporto pubblico di Berlino) comunica con grande entusiasmo il lancio di una nuova e pratica app per gli spostamenti nella capitale tedesca. Si chiama Jelbi e permette la prenotazione di diversi servizi di trasporto, tra cui alcuni anche di operatori privati. Sembra proprio che Uber possa accusare un brutto colpo della concorrenza con l’innovativa iniziativa della BVG.

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Come funziona Jelbi

La BVG ha lanciato il progetto pilota lo scorso 11 giugno. Jelbi è una nuova app per smartphone che consente agli utenti della BVG di prenotare le tariffe sulle sue tratte, nonché tratti con operatori privati come Nextbike, che si occupa di bike-sharing, MILES con il car-sharing e Emmy, che offre scooter elettrici motorizzati. Tutto questo sarà possibile registrandosi all’app, presentando la patente di guida e inserendo la formula di pagamento che si preferisce. Con un singolo accesso, dunque, si potrà comodamente gestire la fatturazione di ogni servizio di trasporto utilizzato. Difatti, mentre il pagamento rimane unico, l’applicazione genera fatture separate per ogni fornitore di servizi. «Insieme abbiamo l’opportunità e la responsabilità di creare un futuro per la nostra città», ha affermato Sigrid Nikutta, CEO della BVG. «Con Jelbi si ha una svolta nella mobilità, un altro elemento si aggiunge ai nostri eccezionali servizi di autobus e treni locali», ha continuato.

Le implicazioni del progetto sul business della BVG

Con la progettazione di Jelbi, Uber potrebbe non essere più l’unico operatore nell’ambizioso progetto di diventare un colosso nel mercato degli spostamenti in città. Tuttavia, secondo Forbes, al fine di diventare una specie di Amazon dei trasporti, la BVG rischia di cedere molto del suo successo ai concorrenti. Jelbi è il frutto di una collaborazione tra la BVG e Trafi, piattaforma tecnologica per la mobilità collettiva. Questa cooperazione però potrebbe essere un vero e proprio flop. Al momento non sappiamo se la BVG sia in perdita o se stia guadagnando terreno sui pendolari grazie alla sua nuova app, sebbene le prime recensioni risultino essere per lo più positive. Per di più, non è possibile calcolare il valore reale di Jelbi: non può essere stabilito perché non c’è ancora stato un vero e proprio accordo sul prezzo. Le due organizzazioni, infatti, intendono essere una vetrina per dimostrare come le città possano essere lungimiranti sul mercato della mobilità tanto quanto il settore privato.

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