Ambasciata, Photo Credits: Dario J. Laganà

L’Emilia-Romagna si presenta a Berlino con il Presidente Bonaccini. E sono applausi

“Gustare l’Italia”: la Food Valley dell’Emilia-Romagna porta autentico cibo italiano a Berlino e il Presidente della regione Emilia-Romagna spiega cosa significa cultura italiana

L’11 e 12 novembre l’Ambasciata d’Italia a Berlino ha ospitato il meglio della Food Valley dell’Emilia Romagna con due giorni di seminari, eventi culturali e cinematografici, degustazioni e master class in onore della quarta Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Quest’ultima è un’iniziativa di rete promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere ogni anno all’estero la cucina italiana di qualità. L’evento si è incentrato sul mondo di Federico Fellini, celebre per il suo aforisma “La vita è una combinazione di magia e pasta” in occasione delle celebrazioni che ci saranno nel 2020 per il Centenario del Maestro italiano. Molti gli incontri in cui si è discusso del legame fra cinema e cultura del gusto, nel quadro delle iniziative che la promozione culturale all’estero di Regione Emilia-Romagna sta portando avanti in questi mesi, con la mostra digitale “Il cibo nei disegni di Federico Fellini” e con la mostra “A Tavola con Fellini”. Al termine della cerimonia inaugurale è stata aperta l’esposizione sullo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi, grande “narratore” della cucina italiana, in vista delle celebrazioni del suo bicentenario nel 2020. Una degustazione ad opera dello Chef Alberto Bettini (proprietario del ristorante di design “Da Amerigo 1934” a Savigno) ha dato inoltre la possibilità di assaggiare le specialità della cucina emiliano-romagnola. A dare l’inizio alla degustazione è stato il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il presidente con un discorso coinvolgente ha illustrato le caratteristiche della regione Emilia. Ha parlato dei punti di contatto tra la cultura italiana (in particolare quella emiliana) e quella tedesca. Gli appuntamenti proseguono il 13 e 14 novembre a Monaco di Baviera. Sarà ITALCAM, la Camera di Commercio Italo-Tedesca, a organizzare svariate attività che avranno lo scopo di presentare la regione italiana e rafforzarne i rapporti con la Baviera.

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The Extraordinary Italian Taste. Amerigo 1934 all’Ambasciata d’Italia a Berlino, nel quadro della quarta Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che ha ospitato l’11 e il 12 novembre il meglio della Food Valley della Regione Emilia-Romagna. Sono intervenuti il Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’Assessore all’Agricoltura Simona Caselli, la Presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna Eugenia Bergamaschi e il Vice Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Guglielmo Garagnani. La due giorni ha visto manifestazioni con seminari scientifici, eventi culturali e cinematografici, degustazioni e master class. L’evento, realizzato in collaborazione con la Regione, l’Istituto italiano di Cultura di Berlino, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Agenzia ICE e con le due Camere di Commercio italiane in Germania, è stato promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere ogni anno all’estero la cucina italiana di qualità quest’anno dedicata al tema “Educazione Alimentare: Cultura del Gusto”, con oltre 1.000 iniziative in quasi 300 Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura. La cerimonia inaugurale della Settimana della Cucina Italiana in Germania  è stata incentrata sul magico mondo di Federico Fellini in vista del Centenario del Maestro italiano con la mostra “Il cibo nei disegni di Federico Fellini” seguita da una mostra sullo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi, con una serie di pannelli sulla storia del grande “narratore” della cucina italiana, in vista delle celebrazioni del suo bicentenario nel 2020.
#cucinabolognese #cucinaemilianoromagnola #cucinaitaliananelmondo #italiantaste #italiantaste2019 #foodvalley #culturadelgusto

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Bonaccini: «La Germania è la prima destinazione di export dei prodotti emiliani»

Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha dato il via alla cerimonia inaugurale della quarta Settimana della Cucina Italiana in Germania. «Per questa celebrazione, incentrata sulla cultura emiliana, è stata scelta la Germania perché è la prima destinazione di export dei prodotti emiliani. Infatti, con una quota di oltre il 18% sul totale, pari a quasi 1,2 miliardi di euro e in crescita rispetto al 2013 del 4,8% (dati 2018), la Germania rappresenta il primo mercato di destinazione dell’export agroalimentare emiliano-romagnolo.» ha affermato Bonaccini. «I grandi numeri dei prodotti esportati hanno all’origine la caratteristica vincente delle produzioni, e cioè la qualità che contraddistingue le industrie emiliane, che conservano la tradizione ma sono anche aperte alla modernità. Tra gli obiettivi della missione c’è anche la creazione di una piattaforma logistica dell’Emilia-Romagna a Francoforte. Il mercato tedesco quindi si presenta particolarmente strategico per l’Emilia Romagna». Inoltre, la connessione tra Italia e Germania è fortissima da sempre e ha radici antiche. La Germania è infatti il paese scelto dalla maggior parte degli italiani che decidono di lasciare il proprio paese. «Oltre alle ben conosciute migratorie, alcune regioni tedesche sono gemellate con il nostro paese». Basti pensare al flusso turistico tra l’Italia e la Baviera. Nel 2018 gli arrivi di turisti tedeschi in Regione sono aumentati del +0,6% per il collegamento ferroviario Monaco di Baviera-Rimini (con fermate a Bologna e Cesena). Tutto l’anno collegamenti aerei da 5 aeroporti tedeschi con lo scalo di Bologna e, il 27 febbraio, si aggiungerà Stoccarda: «La promozione, in tutte le varie sfaccettature, delle nostre proposte-vacanza per i turisti tedeschi fa ben sperare nella conferma di un trend positivo anche per il 2019».

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Ieri sera inaugurata la settimana della cucina emiliano-romagnola nel mondo, presso l’ambasciata italiana a Berlino. Dopo gli Stati Uniti, la Cina e il Canada, quest’anno abbiamo scelto la Germania perché primo Paese al mondo quale destinazione del nostro export. Assieme a produttori ed imprese dell’agroalimentare, Consorzi delle Igp e Dop, associazioni agricole, chef stellati, docenti universitari per una settimana, tra Berlino, Monaco di Baviera e Francoforte, si svilupperanno convegni, workshop, showcooking, degustazioni dei nostri straordinari prodotti della #foodValley emiliano-romagnola. Peraltro l’agroalimentare e’ la seconda voce del nostro export con circa 8 miliardi di euro soltanto lo scorso anno. Infine, tante anche me iniziative culturali, visto che il prossimo anno avremo il bicentenario della nascita del grande Artusi, il centenario della nascita di Fellini e Parma 2020 Capitale della Cultura Italiana (e città della gastronomia Unesco)

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«In Emilia Romagna cultura significa qualità della vita. Il nostro impegno per promuovere l’agroalimentare emiliano-romagnolo, un settore che dà lavoro, produce reddito e rappresenta un’eccellenza nel mondo»

«Il cibo non è solo ciò che si mangia, ma esso si riflette anche sulla qualità della vita e nel benessere del pianeta. In Emilia la cultura è qualità della vita. I suoi risultati sono da esempio a tutto il paese». Così afferma Stefano Bonaccini. «L’Italia, per la sua cultura enogastronomica e artistica, può vincere nella competizione del mercato globale grazie all’arte e all’industria enogastronomica, puntando sull’accoglienza e sulla qualità». In particolare il presidente spiega: «Nel mondo il settore turistico più in crescita è quello culturale, cioè un turismo cosciente e consapevole di quello che vuole conoscere, visitare, sperimentare». Per fare un esempio, il turista decide di investire i suoi soldi per andare a visitare un determinato luogo che è di suo interesse, per poi mangiare quel che è tipico della zona in cui si trova. «L’Italia in questo senso è il paese che può meglio competere in questa direzione, grazie al suo patrimonio artistico ed enogastronomico. Per mantenere la qualità per cui il Bel Paese si caratterizza, è necessario essere aperti alla modernità, necessaria per stare al passo con le tendenze degli altri paesi. È inoltre necessario che si mantengano i legami con altre culture. Per fa questo, tutto quello che è cultura, nel senso di tradizione e qualità. Tutto quello che è cultura aiuta a costruire relazioni tra popoli e a non dimenticare il passato. È quindi un mezzo per rafforzare le relazioni tra i due territori e ribadire i valori di un Europa forte, coesa e solidale».

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Immagine di copertina: Ambasciata, Photo Credits: Dario J. Laganà