Sempre più tedeschi non credono alla Chiesa (e se ne vanno)

La Chiesa cattolica e quella protestante vedranno una sostanziale diminuzione dei loro fedeli

Attualmente in Germania, i seguaci di quelle che sono le maggiori confessioni religiose sono 45 milioni. Secondo uno studio commissionato dalla Conferenza Episcopale Cattolica della Germania e dalla Chiesa Evangelica tedesca (EDK), riportato dalla DW, nel 2035 i fedeli caleranno a 34,8 milioni. La situazione peggiorerà sempre di più negli anni, fino ad arrivare a contare 22,7 milioni di seguaci nel 2060.

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Le cause e le conseguenze del calo di fedeli

Secondo lo studio, le cause del calo di cattolici e protestanti sono da imputare a diversi fattori. Molti adulti decidono di abbandonare la Chiesa inoltre vi è sempre un minor numero di bambini battezzati che non vanno a sostituire i fedeli più vecchi. La conseguenza cui le autorità ecclesiastiche sembrano preoccuparsi di più è quella economica. In Germania tutti gli appartenenti alle confessioni cristiane vedono il 9% del loro stipendio mensile andare nelle casse delle Chiese, uno scotto che i seguaci di altre religioni (ad esempio musulmani o ebrei) non sono costretti a pagare. Ed è a causa di questo obbligo che sempre più persone chiedono di essere sbattezzate. Solo nel 2017 l’introito di questa tassazione è stato di circa 12 miliardi di euro. Secondo le previsioni dello studio, nel 2060 la cifra rimarrà la stessa, ma, tenendo conto di fattori come inflazione e costo della vita, la Chiesa cattolica e protestante avrebbero bisogno di 25 miliardi di euro per mantenere lo ‘stile di vita’ attuale.

Le reazioni delle autorità religiose allo studio

Dopo i preoccupanti risultati dello studio, consci del calo nelle entrate nelle loro casse, non si sono fatte attendere le parole cariche di preoccupazione dei principali esponenti delle due confessioni religiose. Il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, a capo dell’EDK, ha dichiarato alla DW che «questi cambiamenti avverranno ed è bene concentrarsi sulle domande di domani durante l’attuale situazione economica positiva». L’arcivescovo di Monaco e presidente della Conferenza Episcopale tedesca Reinhard Marx ha commentato la situazione come «una chiamata per evangelizzare i giovani». Bernd Raffelhüschen, economista a capo dello studio, ha auspicato che le Chiese adottino nuovi metodi per evitare di perdere i fedeli e per acquisirne di nuovi, ed evitare, così, l’ingente perdita di denaro.

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Immagine di copertina: Vescovi in processione Pubblico Dominio da Pixabay