memoriale berlino ©Giacomo Augusto CC 0 https://it.wikipedia.org/wiki/File:Memoriale_Olocausto.JPG

Un collettivo d’arte tedesco è sotto indagine per una coraggiosa opera sull’Olocausto

Il collettivo artistico Zentrum für politische Schönheit è indagato per «sospette attività criminali»

L’accusa arriva dal procuratore dello stato della Turingia. Come riportato da The Art Newspaper, alcuni documenti pubblicati nel sito del parlamento dello stato della Turingia confermerebbero che il Pubblico Ministero starebbe «indagando sulle attività di un gruppo di artisti». Sotto accusa sarebbe un’opera dedicata alle vittime dell’Olocausto. La procura, però, avrebbe avvistato solo pochi giorni fa che il collettivo è sotto indagine, nonostante l’inchiesta sia iniziata più di un anno fa.

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L’opera era stata realizzata dopo un deplorevole intervento di un membro dell’AfD

Secondo quanto dichiarato dai membri del Zentrum für politische Schönheit, le indagini sarebbero iniziate già a novembre 2017, ma il collettivo solo recentemente è stato informato di essere sotto indagini. L’opera sotto accusa è una replica del Memoriale all’Olocausto di Berlino, esposta nella cittadina di Bornhagen in Turingia. L’installazione voleva essere una chiara (e giusta) provocazione, dato che era stata realizzata vicino all’abitazione di Björn Höcke, uno dei leader del partito di estrema destra AfD. Poche settimane prima il leader politico aveva, infatti, dichiarato che il Memoriale berlinese era «un monumento della vergogna nel cuore della capitale».

La risposta del Zentrum für politische Schöneit

Martin Zschächner, portavoce del procuratore della Turingia, ha dichiarato alla Tagesspiegel che il gruppo era stato messo sotto indagine perché avrebbe «usato dispositivi per spiare Höcke anche mentre era a casa». Quest’ultimo avrebbe inoltre dichiarato che il collettivo sarebbe una vera e propria «organizzazione terroristica». Non si è fatta attendere la risposta del Zentrum für politische Schöneit: una volta venuti a conoscenza delle accuse ben 16 mesi dopo l’inizio delle indagini, ha dichiarato sul proprio sito che «se l’arte radicale è oggetto di indagine, lo Stato si comporta da criminale>>. Chiede, quindi, <<che le indagini vengano subito interrotte e una spiegazione sul perchè siano state tenute segrete per così tanto tempo>>.

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Immagine di copertina: Memoriale Berlino ©Giacomo Augusto CC 0