7 insopportabili atteggiamenti estivi su Facebook che possono rovinarti la giornata

Ok, siamo a metà agosto. L’estate sta imboccando la sua parabola discendente. Molti tornano dalle località di villeggiatura e non vedono l’ora di dimostrare al mondo che le loro vacanze non hanno nulla da invidiare a quelle di Bobo Vieri o di Melissa Satta. A tutti i costi, con ogni mezzo. Anche a rischio di compromettere la giornata dei malcapitati che, dall’altra parte dello schermo, si trovano a leggere, magari già esacerbati dal fatto di essere rimasti in città.

Credo sia dunque arrivato il momento di stilare una top 7 degli atteggiamenti estivi su Facebook che, in una società più decente di questa, sarebbero passibili di corte marziale. La maggior parte di essi rimandano a un’estetica cafonal da cui i più si distanzieranno con sdegno. Ma anche voi, hipster dalle barbe impeccabili e dai gusti musicali avanguardistici, state pur certi di una cosa: i vostri curriculum patinati e le vostre liste Pinterest non vi impediranno di naufragare miseramente su almeno un paio dei punti che elencheremo: l’ormone a mille, il tenore delle discussioni da programma di Gianni Boncompagni e il desiderio di visibilità sociale non risparmiano nessuno, specialmente durante la bella stagione.

Allora cominciamo e, se doveste riconoscervi in una delle seguenti situazioni, niente panico: a settembre sarà tutto finito. Forse.
(Ps: l’intero post – sia chiaro –  è ironico, logicamente una giornata non può andare storta perché si leggono status non eccezionali su facebook, anzi in vacanza FB sarebbe bene non aprirlo affatto) 

7. Esprimere gradimento con “adoro”. Ma cosa, di preciso, adorate? Usatela ogni tanto una particella pronominale, è gratis.

6. Deliziare costantemente tutti con foto dei propri piedi in giro per il mondo. Va bene, signorine, Andrea Scanzi è un figo e la sua ossessione feticista è cosa nota, ci ha costruito sopra la polemica giornalistica più inutile dell’estate. Ma è improbabile che lo abbiate tra i vostri contatti.

5. Condividere status di Selvaggia Lucarelli commentando con “grande verità” o “meditate, ragazze”, manco fosse Simone de Beauvoir.

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4. Postare foto in p.o.v. con libro pretenzioso mai aperto usato pretestuosamente per mostrare la coscia.

3. Commentare presunti maschi alfa con “zio, sei il top” o “bomber vero” senza alcuna traccia parvente di ironia/autoironia. E su, ragazzi, gli anni ’80 sono finiti da un pezzo.

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2. Pubblicare una caterva di foto in cui ci si accompagna a personaggi con l’outfit di Schettino, il gonfiore di Umberto Smaila e il colorito di Carlo Conti, circondati da ostriche e prosecchini. Il tutto immancabilmente peggiorato da hashtag come ‪#‎solocosebelle‬ o ‪#‎ciaoneproprio‬.

Smaila

Umberto Smaila © Facebook

 

1. Infarcire qualunque foto con 50 hashtag scriteriati, dall’inesistente interesse pubblico e/o che non rimandano ad alcun topic collettivo, tipo: #oggivacosì, #summertime, #bellagente, #instafood, #instalove, #instasagradellabbacchioalfornoasezzeromano, #bellezzamediterranea (te lo dici da sola?), #ioetesullungomaredifregene.

Foto di copertina © Facebook – Selvaggia Lucarelli

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