A Berlino il Nabucco di Giuseppe Verdi rivive con scenografie splendide e costumi ottocenteschi

«Va, pensiero, sull’ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L’aure dolci del suolo natal!»

Era il 9 marzo del 1842 quando il coro degli Ebrei nel terzo atto del Nabucco cantava per la prima volta alla Scala di Milano questi versi che avrebbero scritto la storia della musica. Quel brano è diventato tanto famoso da suscitare l’idea controversa e mai accettata di sostituirlo come inno nazionale a quello di Mameli. E allo stesso tempo ha decretato definitivamente il successo di Giuseppe Verdi, che con questa terza opera lirica si affermava uno dei più grandi compositori italiani di sempre e riscattava l’insuccesso delle prime due opere (Oberto, Conte di San Bonifacio e Un giorno di regno). Questo canto ha risuonato per anni nei teatri di tutto il mondo e dal 2013 rivive alla Deutsche Oper di Berlino con la messa in scena di Keith Warner.

Genesi dell’opera. L’opera fu scritta in un momento travagliato della vita di Verdi poiché questo, oltre all’insuccesso delle prime opere, aveva da poco subito la morte della moglie e dei due figli. Si trovava in una fase in cui rifiutava di continuare a comporre. Tuttavia quando gli fu proposto di musicare il libretto del Nabucco scritto da Temistocle Solera non poté rifiutare. In un anno completò l’opera e l’anno ancora successivo ci fu la prima alla Scala.

La trama. Il dramma lirico in 4 atti narra della prigionia del popolo d’Israele sotto i Babilonesi e il loro re Nabucodonosor (era questo inizialmente il titolo dell’opera). Nel primo atto vediamo il popolo ebreo nel tempio di Gerusalemme preoccupato per la sua sorte perchè Nabucodonosor si trova ormai alle porte della città. Il gran pontefice Zaccaria ha però un asso nella manica: Fenena, figlia di Nabucodonosor, è sua prigioniera, e cercherà quindi di utilizzarla per ricattare il sovrano a lasciar libero il suo popolo. Purtroppo però Ismaele è innamorato di Fenena, ed è pronto a tradire la sua gente per liberarla. Quando Abigalle, altra figlia di Nabucodonosor, fa irruzione nel tempio si scopre che anche lei è innamorata di Ismaele e gelosa della sorella. Nasce così un intreccio che porterà Abigalle, assetata di potere dopo aver scoperto di avere in realtà origini umili, a impossessarsi del trono del padre e cercare di uccidere tutto il popolo ebreo. Ma Nabucodonosor riuscirà a liberarsi dalle catene con cui era stato intrappolato e, dopo essersi convertito, darà un lieto fine alla vicenda.

Foto: NABUCCO von Giuseppe Verdi, Deutsche Oper Berlin, Premiere am 8. September 2013 © Bernd Uhlig

La messa in scena della Deutsche Oper. «Nabucco per me è un opera infinitamente aperta, che regge una serie di moltissime diverse interpretazioni. Per Nabucco secondo me non è decisivo il modo di procedere, ma che nell’opera si trovi un’idea che si vuole sviluppare. Questo può suonare ovvio, ma nelle opere precedenti di Verdi non trovo un tale fondamento.» In queste parole il regista Keith Warner si riferisce probabilmente al fatto che l’opera è stata spesso riconosciuta, in pieno Risorgimento, un’allegoria della situazione del popolo italiano sotto il dominio straniero. E questa deve essere la lettura che ha scelto visto che ha vestito i personaggi di costumi ottocenteschi. Ma non è solo questa la particolarità del Nabucco: «Qui si tratta soprattutto di energia. Dell’immensa, indomita, brutale e selvaggia energia della vita. Si tratta di temi religiosi, politici ed umani che insieme possono reagire insieme come atomi in un reattore», continua Warner. E’ questa quindi l’atmosfera che troverete nella messa in scena della Deutsche Oper, amplificata da scenografie imponenti e dinamiche che lasciano a bocca aperta, così come dall’eccezionale performance dell’orchestra guidata dal maestro Paolo Arrivabeni.

Nabucco

Dramma lirico in quattro atti

In lingua italiana, sottotitoli in inglese e tedesco

Durata: 2 ore e 45 minuti (una pausa)

Deutsche Oper

Bismarckstraße 35, 10627 Berlin

Prossimi appuntamenti:

14, 25 e 28 gennaio alle 19.30

8 e 11 giugno alle 19.30

Biglietti (29-95 euro) acquistabili online qui

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Foto: NABUCCO von Giuseppe Verdi, Deutsche Oper Berlin, Premiere am 8. September 2013 © Bernd Uhlig