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Afterhours: «Finalmente ci riprendiamo Berlino. XFactor? Non ci ha portato fan»

Intervista esclusiva agli Afterhours, il 25 aprile in concerto nella capitale tedesca, città da sempre amata dalla band.

«Sarebbe stato bello esserci stato al concerto del ’91 degli Afterhours qui a Berlino – ammette Rodrigo D’Erasmo, il violinista degli Afterhours – ma in quegli anni ancora non facevo parte della band», continua «ogni volta che se ne parla sento tutta l’emozione di quei giorni». Quella è stata quella la prima volta che gli Afterhours hanno suonato a Berlino. Erano anni difficili per la città, da poco non esisteva più la separazione est/ovest. La gente cercava modi per superare il passato. La musica, l’arte erano la via migliore per ripartire col piede giusto. In quel fatidico anno gli Afterhours si esibirono ai Berlin Indipendence Days, una passerella unica che fece notare la band a livello internazionale. In quegli anni la band cantava solo in inglese e il palco di Berlino costituì un trampolino di lancio unico per emergere in Europa. Da quel 1991 sono passati 26 anni. Dall’ultima esibizione qui a Berlino degli Afterhours sono passati 6 anni, la band non vede l’ora di esibirsi al Bi Nuu il 25 aprile 2017. Abbiamo raggiunto telefonicamente Rodrigo d’Erasmo, violinista della band dal 2008.

Berlino simbolo di multiculturalità e libertà d’espressione

«Berlino ha rappresentato da sempre la libertà di espressione, una città in cui potersi sentire liberi di sperimentare tutto ciò che in altri posti non sarebbe capito. Esiste un legame molto forte tra Berlino e la band, nel 91 non c’ero ma ricordo come se fosse ieri il concerto del 2011 al Magnet Club durante l’ultimo tour europeo. Ci ero comunque stato già in passato con altre band. La prima cosa che ricordo di Berlino la prima volta che ci misi piede, più di 20 anni fa, è che la gente non si guarda l’un l’altra, non ci si scruta come si fa in Italia, dove si guarda l’altro per giudicare. C’è poi un’abitudine alla stranezza, al freak molto più spiccate, in Italia siamo malati di figaggine, l’apparenza conta più della sostanza. Berlino rappresenta il baluardo della musica e dell’arte libera, la possibilità della non omologazione che manca in Italia».

L’esperienza a X Factor

«Sono stato produttore dell’ultimo X Factor. Manuel Agnelli invece era in giuria. Ho trovato un mondo che non mi aspettavo. Al di là dello spettacolo della puntata, c’è tanta umanità, tanta voglia di fare. Naturalmente  X Factor deve essere il punto di arrivo dopo anni di gavetta e di lavoro a contatto col pubblico nei locali veri. Il mio ruolo, e quello di Manuel, era di sensibilizzare il grande pubblico a un certo tipo di musica che stenta ad imporsi. Non lo facevamo per guadagnare fama. Qualche nuovo fan si è aggiunto, l’abbiamo notato nell’ultimo tour ma non abbastanza da notarlo ad occhio nudo, non parliamo di grandi cifre. Credo che il plus sia per il personaggio Manuel Agnelli, non per la band Afterhours, anche perché abbiamo preferito mantenere le due cose separate anche in termini di comunicazione, con pagine social diverse. È difficile che un curioso o un fan occasionale di Manuel Agnelli andandosi ad ascoltare un brano degli Afterhours si innamori di una band così particolare, cosi complessa. È difficile che gli After piacciano così automaticamente come altre band e che da li ti portino a spendere per un biglietto per un concerto dal vivo».

La scena musicale italiana

»Molti artisti italiani se ne sono andati dall’Italia o hanno fatto un’esperienza berlinese perché erano alla ricerca di libertà d’espressione, senza essere legati a micro-macro famiglie precostituite. Il male della scena musicale italiana è anche il grande individualismo dei musicisti che rende impossibile il crearsi di nuove scene musicali e la difficoltà di imporsi se non si appartiene a qualcosa. Per fortuna anche in Italia qualcosa si sta muovendo, il pubblico sta diventando molto più sensibile e selettivo e questo alla lunga premierà chi davvero ci mette qualcosa in più».

Il concerto di Berlino

«Ci esibiremo al al Bi Nuu di Berlino il 25 Aprile. Siamo molto felici di tornare a Berlino, ma nessun paragone con le nostre esibizioni nel Belpaese. All’estero ci sentiamo liberi di esprimerci allo stesso modo che in Italia.  Diamo sempre il 100% indipendentemente da dove siamo, Italia o Germania che sia. Vi rivelo un segreto: la scaletta sarà mista, non solo pezzi in italiano, ma anche qualche pezzo in inglese e non è detto che non spunti fuori qualche cover. Daremo, come sempre, il massimo per far divertire I nostri amici che verranno a vederci».

AFTERHOURS European Tour 2017

19.04 FRANKFURT, Das Bett

20.04 BRUXELLES, VK

21.04 LONDON, O2 Academy Islington

23.04 DUBLIN, Opium Rooms

24.03 AMSTERDAM, Q Factory

25.04 BERLIN, Bi Nuu

27.04 PARIS, La Bellevilloise

29.04 BARCELONA, Razzmatazz 2

AFTERHOURS – BERLIN

25 Aprile, ore 20.00

BI NUU – Schlesisches Tor 10997 Berlin

PRE-SALE: 22,30 euro

acquistabile da Koka36

https://www.koka36.de/afterhours_ticket_80088.html

o alla cassa a 25 euro

Evento Facebook

Bio ufficiale Afterhours:

http://www.afterhours.it/
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