Alla scoperta di Schöneberg, il quartiere dei café e della comunità gay di Berlino

Schöneberg è un grande quartiere posto nella zona sud-ovest di Berlino

Come gli altri grandi quartieri di Berlino, può essere considerato una vera e propria cittadina. In effetti alla sua nascita, nel XIII secolo, era un cenro abitato autonomo, con caratteristiche e stile di vita propri e imponente e un bel municipio, quel Rathaus Schöneberg davanti al quale JF Kennedy pronunciò il suo famoso discorso Ich bin ein Berliner il 26 giugno del 1963.

Un quartiere residenziale

Diciamo subito che non si incontrano molti turisti come a Charlottenburg, non ci sono grandi uffici come a Mitte, ma ci si vive benissimo. Non riesco neanche a immaginare nessuna città europea (figuriamoci una capitale) con tanto verde ovunque. Vi è qualche grande strada, come la Schloβstrasse o la Rheinstrasse, che sono piene di gente e di negozi, ma da quelle stesse strade si diramano una infinita quantità di “piccole” vie assolutamente verdi e silenziose, dove passano solo i residenti. Ho virgolettato piccole perché anche se le strade sono strette di carreggiata (sono comunque tutte a doppio senso, passandovi pochissime auto) hanno marciapiedi ampi, e soprattutto delle aiuole, giardini o spazi verdi davanti a tutti i palazzi e prima dei marciapiedi.

D’estate si può dire in tutti i sensi che esploda la vita, perché tutti gli alberi e le piante diventano verdi, tutte le aiuole fioriscono e la  gente risorge da quel periodo effettivamente duro (più per la mancanza di sole che per le temperature, senz’altro sostenibili) che è l’inverno berlinese. Allora, i residenti si riversano a frotte nei caffè all’aperto e nei parchi o si accontentano di leggere un libro in terrazza.

Tutte le strade, grandi o piccole, hanno doppia fila di alberi ai lati, le grandi spesso anche in mezzo alla carreggiata. Non si può neanche dire che sia sacrificato lo spazio per il traffico perché, a parte qualche zona nelle ora di punta, grazie alla perfetta efficienza dei mezzi di trasporto pubblico, il traffico a Berlino è più che sostenibile, almeno per me che vengo dall’Italia. Sì, per chi ama la pace e allo stesso tempo i buoni servizi, questo è il quartiere giusto.

Le caratteristiche del quartiere

Pur essendo naturalmente fornito di tanti locali caratteristici e ristoranti etnici, Schöneberg non è il posto giusto per chi ama la vita notturna, essendogli senz’altro preferibili altri quartieri come Mitte e Charlottenburg, ma ancor di più, Friedrichschain o Prenzlauer Berg. Molto ampia qui è la comunità omosessuale, come possono sottolineare le tante bandiere arcobaleno poste all’infuori di alcuni locali (ma anche hotel), spesso appositamente per gay. Il celebre Christopher Isherwood scrisse in questa zona, in una casa vicino Nollendorfplatz il suo celebre Addio a Berlino.

E’ forse il quartiere che durante la guerra ha subito meno bombardamenti, per cui conserva meglio degli altri un aspetto e un’atmosfera berlinese vera, nel senso che i palazzi hanno l’aspetto caratteristico nordeuropeo e i negozi (salvo nelle grandi strade cui accennavo sopra) sono spesso piccole botteghe artigiane.

Pur essendo nel complesso un bellissimo quartiere non ha monumenti, musei o teatri noti in grado di competere con altre zone di Berlino.

Soggiornare a Schöneberg

In definitiva voglio darvi un consiglio: nessuna guida turistica vi indicherà Schöneberg come meta indispensabile della vostra vacanza berlinese, ma se volete veramente rendervi conto di come possa essere alta la qualità della vita senza pesanti sacrifici, se volete vedere come vivono veramente i cittadini di Berlino, se volete semplicemente fare una vacanza all’insegna del relax e del benessere, allora prenotate uno dei pochi alberghi in questo quartiere.

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Foto © Ampelanlage in Berlin CC By Sa 2-0