Berlino, da luglio le coppie gay potranno sposarsi in chiesa

La decisione è di quelle storiche: dal primo luglio le coppie gay di Berlino e dell’intero Land Brandeburgo potranno sposarsi in chiesa. Lo ha stabilito il sinodo regionale della Chiesa Evangelica (EKBO) con un’ampia maggioranza, addirittura l’85% dei voti. Unica condizione per la celebrazione delle nozze è che i due partner abbiano già stipulato un’unione civile (eingetragene Lebenspartnerschaft), attualmente l’unica forma di riconoscimento statuale delle unioni omosessuali in Germania.

Un trionfo schiacciante dei “sì”. Come riportato da rbb online, l’esito della votazione non ha lasciato spazio a dubbi: su 105 membri del sinodo, 91 si sono detti favorevoli, 10 contrari, 4 astenuti. Nonostante la prevalenza piuttosto schiacciante dei “sì” all’interno del sinodo brandeburghese, la decisione è arrivata in realtà dopo aspre lotte interne: 20 parrocchie si erano infatti duramente opposte al progetto di equiparazione. Dopo l’Hessen-Nassau e la Renania, il Brandeburgo è la terza circoscrizione in cui la Chiesa evangelica concede le nozze gay. Il preposto della EKBO, Christian Stäblein, ritiene si tratti di un atto dovuto: «le persone sperimentano nelle nostre chiese ingiustificate forme di discriminazione. É ora che questo stato di cose cambi». Sebbene fin dal 2002 fossero già ammesse delle cerimonie speciali per le coppie omosessuali (le richieste sono state 194 negli ultimi 8 anni), esse erano però tenute ben distinte dalle nozze classiche e non venivano registrate negli archivi parrocchiali. Da luglio prossimo sarà tutto diverso, anche se ai singoli pastori resta possibile la strada dell’obiezione di coscienza: in casi del genere il matrimonio deve essere officiato in un’altra parrocchia.

Le reazioni della comunità gay. La LSVD, associazione che riunisce gay e lesbiche del Berlin-Brandenburg, ha salutato con gioia la decisione: «la Chiesa evangelica compie un grosso passo in avanti. Come comunità religiosa, si può dire che al momento è più all’avanguardia dello Stato tedesco», ha dichiarato il portavoce dell’associazione Jörg Steinert. Il mondo gay tedesco continua intanto a chiedere con forza Ehe für alle (matrimoni per tutti), dunque un’equiparazione statuale delle unioni civili gay ai matrimoni etero. Molte forze politiche sarebbero favorevoli al provvedimento ma l’ostacolo principale è costituito dalla cattolica CDU/CSU, fortemente scissa al suo interno sulla questione. Nel giugno 2015 un sondaggio tra i membri della CDU berlinese ha nuovamente evidenziato una prevalenza dei contrari, sebbene con uno scarto marginale.

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Foto di copertina: Rainbow flag © Benson Kua – CC BY-SA 2.0