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Berlino, la città delle spie: i luoghi ancora visitabili, i film, il museo. La guida

Città contesa tra due potenze contrapposte e confine tra Est e Ovest, Berlino divenne ben presto famosa per lo spionaggio internazionale

Prima della costruzione del Muro, molte persone riuscivano, dopo lunghi interrogatori, a superare la frontiera. Molti di questi fuggiaschi venivano quindi convinti a collaborare e portare informazioni al di là del confine. Inoltre, negli anni Cinquanta, esistevano sotto il territorio della DDR circa 450 metri di tunnel costruiti dall’intelligence degli Alleati per intercettare i cavi telefonici dei sovietici.

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I luoghi berlinesi delle spie

Con la costruzione del Muro, nel 1961, la situazione divenne più complicata per le spie e in questi anni ebbe una funzione importante la stazione radio di Teufelsberg. Da lì gli Americani potevano ascoltare il traffico radio dei loro nemici. Se il Check Point Charlie era uno dei luoghi più celebri per i tentativi di fuga sia di persone che di faldoni, il quartier generale americano a Berlino Ovest era ben lontano dal Muro, addirittura a Dahlem, presso la Warenhaus für Armee und Marine (Clayallee). Nel 2008 è stata stabilita l’attuale ambasciata sull’emblematica Pariser Platz, la piazza davanti la Porta di Brandeburgo per 28 anni zona est inavvicinabile a causa della vicinanza con il Muro.

Lo spionaggio a Berlino sul grande e piccolo schermo

Ruolo chiave era quello del Glienicker Brücke sul confine tra Potsdam e Berlino, chiamato ponte delle spie per la sua rilevanza nello scambio di spie prigioniere tra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Un’importante storia sul Glienicker Brücke è stata raccontata nel film di Steven Spielberg Il Ponte delle Spie (2015) con Tom Hanks. La vicenda si svolge intorno al caso Abel, la spia sovietica condannata a trent’anni di carcere, ma poi scambiata appunto sul Glienicker Brücke con un pilota americano catturato dai sovietici. Un film un po’ più vecchio, ma che racconta sempre una storia di spionaggio a Berlino è Funeral in Berlin (1966) con Micheal Caine, mentre un altro film molto interessante sulle spie della Stasi, il Ministero della Sicurezza di Stato della Germania dell’Est, è Le Vite degli Altri (2006), vincitore del Premio Oscar per il miglior film straniero. Questa storia ci fa conoscere le tecniche di spionaggio adottate negli anni Ottanta e mostra come anche i normali cittadini venissero spiati nelle loro case per poter trovare un qualsiasi indizio della loro slealtà nei confronti della DDR. Per quanto riguarda i telefilm, invece, è stata prodotta nel 2015 Deutschland 83, una serie televisiva che racconta di un giovane cresciuto nella Germania dell’Est e mandato ad Ovest per una missione di spionaggio.

Il Deutsches Spionagemuseum dedicato alla storia dello spionaggio

A Berlino è stato aperto al pubblico un museo dedicato alle spie, il Deutsches Spionagemuseum, che si trova nella Leipziger Platz, il posto ideale per un museo di questo tipo; questa piazza faceva infatti parte della cosiddetta striscia della morte, la terra di nessuno tra il perimetro esterno e quello interno del Muro di Berlino. Lo scopo del museo è accompagnare i visitatori in un percorso che parte dalla storia dello spionaggio nell’Antico Egitto, mostrando oggetti e raccontando storie di spie che spaziano appunto dall’Antica Grecia al Medioevo, dal Cardinale Richelieu alla Guerra Fredda. A marchingegni e oggetti come il Cryptex (il dispositivo immaginario inventato da Dan Brown nel Codice Da Vinci) si affiancano tecnologie avanzate che rendono l’esperienza dei visitatori più interattiva, come per esempio il labirinto di laser.

Deutsches Spionagemuseum

Leipziger Platz 9, 10117 Berlino

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20

Per maggiori informazioni visitare il sito.

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