L’enorme cilindro di cemento fatto costruire da Hitler per testare il terreno di Berlino

Lo Schwerbelastungskörper, letteralmente “corpo che sopporta un grande carico”, è un enorme cilindro di cemento situato nel quartiere Tempelhof.

È una della tracce che rimangono della Berlino immaginata da Hitler, testimonianza di uno dei suoi più megalomani progetti: la “Welthauptstadt Gemania”, che vedeva Berlino come nuova capitale dello stato tedesco e del mondo.

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La nuova Berlino

Nel ’37 sotto la direzione dell’Ispettore per l’edilizia Albert Speer, architetto del Reich, nasce il Generalbauinspektion (GBI), il piano generale di sviluppo della nuova Berlino. Due assi principali, Est-Ovest e Nord-Sud, come cardo e decumano, dovevano tagliare a croce la nuova capitale del mondo. Secondo la visione del dittatore interi quartieri dovevano essere demoliti per far spazio alle nuove strutture.

Grande attenzione viene rivolta all’asse Nord-Sud, che con i suoi 7 km di lunghezza e 120 m di larghezza culmina a nord con una maestosa Große Halle (sala congressi), rappresentativa del potere del Grande Reich tedesco su tutte le altre nazioni, e a sud con un enorme arco trionfale che supera in dimensioni tutte le strutture esistenti a Berlino e in Europa. I criteri dettati dal “Bauwek-T”, progetto di costruzione dell’arco trionfale come memoriale dei soldati tedeschi caduti durante la Prima Guerra Mondiale, prevedono un’imponente struttura alta 117 metri totali con un arco a 80 metri, in confronto ai “miseri” 50 metri d’altezza del napoleonico Arco di Trionfo parigino.

La funzione del Schwerbelastungskörper

L’area di edificazione prevista è compresa tra Tempelhof e Schöneberg. È qui che lo Schwerbelastungskörper viene costruito per studiare il comportamento del terreno, di tipo alluvionale, sottoposto a grandi sollecitazioni, in vista dell’erezione dei grandi monumenti della nuova capitale del Terzo Reich.

La società Dyckerhoff & Widmann nel ’41 finanzia la costruzione del cilindro in cemento, 14 metri di altezza e 21 di diametro per un peso complessivo di 12.650 tonnellate. Un mastodontico progetto per dimostrare 3 anni dopo, in base ai rilievi effettuati dalla Società tedesca per la Geotecnica (Degebo), che il terreno di Berlino, prevalentemente sabbioso, non risulta adatto alla costruzione degli edifici progettati.

La Seconda Guerra Mondiale

Ovviamente, oltre che da questi inconvenienti di tipo tecnico, i piani di costruzione della nuova Germania vengono bloccati dall’inizio del secondo conflitto mondiale. Dopo la guerra si allontana invece l’idea di far detonare il complesso, in quanto si trova troppo vicino alla zona residenziale. La Degebo continua quindi ad utilizzare il cilindro sperimentale per testare la resistenza del terreno, fino a che nel ’95 non entra a far parte degli edifici sotto tutela del patrimonio storico della città di Berlino.

Nel 2007 il distretto Tempelhof-Schöneberg si fa carico delle spese di restauro del guscio esterno e del ridisegno del sito, e nel 2009 inaugura la nuova area espositiva, un padiglione informativo e una piattaforma panoramica permettono di fruire dell’unica costruzione che ricorda i piani di Albert Speer per l’asse Nord-Sud di Germania.

Schwerbelastungskörper

General-Pape-Straße, Tempelhof

10965 Berlin

Foto: © Stefano Corso

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