Berlino, ospedali cercano urgentemente personale anche straniero

L’ospedale della Charité di Berlino cerca personale estero

Il policlinico universitario della Charité, situato nel distretto di Mitte, è in deficit di personale sanitario. Dal 2016 è previsto un investimento per incrementare i numeri degli impiegati, ormai da tempo molto magri. Pur investendo sui giovani e sul personale già presente con corsi di formazione in partenza dal 2020, il problema non sembra essere stato risolto. 4500 lavoratori esteri sono già stati inseriti e si prevede di acquisirne un numero ancora maggiore, circa 60 per anno, con il progetto “Expert Migration”.

Il programma “Expert Migration”

Il policlinico universitario Charité, si trova da diversi anni in difficoltà, con molti pazienti da accudire e poco personale che possa occuparsene. Da qui nasce l’idea di cercare all’estero per poter far fronte alla carenza attuale. Il problema della mancanza di operatori sanitari affligge tutta Berlino. Gli operatori provengono da Paesi in cui la mancanza di personale non è un problema, come Albania e Messico. Coloro che decidono di trasferirsi vengono aiutati a trovare un alloggio e risolvere pratiche burocratiche. Il progetto “Expert Migration” prevede che gli operatori stranieri ricevano una formazione, compreso un corso intensivo di lingua, e vengano poi inseriti negli ospedali tedeschi già dal 2018. A beneficiarne saranno circa 1500 lavoratori qualificati. Questo progetto avrà un costo, sia per il corso di lingua che per il corso di formazione della durata di 18 mesi, che va dagli 8000 a 9000 euro e sarà a carico dell’ospedale. Tra i Paesi da cui proverrà il nuovo personale ci sono anche Ucraina, Filippine e Vietnam.

Il problema della ricerca del personale

La clinica universitaria ha già cercato di integrare l’organico con personale proveniente dall’estero, ma la cosa non andò a buon fine. Molti operatori, infatti, tornarono in Spagna e Italia dopo aver “utilizzato” gli ospedali tedeschi come trampolino di lancio. L’esperienza in molti casi si è rivelata positiva e si è quindi deciso di riproporla a Paesi extra-europei. Un’altra iniziativa proposta dalla Charité è il programma anti-pedofilia, di cui abbiamo scritto qui.

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Foto di copertina: Jensjunge CC BY-SA 0.0