Camminare scalzi a Berlino: filosofia di vita o voglia di farsi notare?

D’estate a Berlino, anche se le temperature non sono così elevate, è facile imbattersi in persone che camminano per strada a piedi nudi. Persone del tutto normali, con i loro zaini, borse e cappelli, ma che a guardarle bene sono prive di un accessorio fondamentale, quello senza il quale non ci sogneremmo mai di uscire di casa: le scarpe! Perché lo fanno? Non si fanno male ai piedi? Non hanno paura di infezioni? Non hanno paura di pestare una cacca a piede libero? Queste le tante domande che si affollano spesso nella mente, quando ci capita di avere come vicino di posto in S-Bahn un uomo vestito di tutto punto che sfoggia un paio di piedi nudi all’ultima moda o la ragazza al supermercato che fa leva sulla punta dei piedi scalzi per raggiungere lo shampoo.

Il fenomeno non è una follia collettiva; si chiama Barefooting ed è più di una semplice moda: si tratta di una vera e propria scuola di pensiero. Il Barefooting o Gimnopodismo è nato in Nuova Zelanda ma negli ultimi anni si è diffuso in tutta Europa. Analizziamo i vari motivi che porterebbero alcune persone ad abbracciare questa filosofia di vita. In primo luogo ci sarebbe la libertà di muoversi e camminare senza la costrizione artificiale di una calzatura. La piacevole sensazione di camminare a piedi nudi nel prato è innegabile, ma da sola non giustificherebbe il fenomeno.

Da un punto di vista medico infatti, quello di camminare scalzi sarebbe il modo più sano e corretto. L’intero peso del corpo grava sui nostri piedi, che fungono da perno, e da questi ultimi dipende l’intera deambulazione del corpo. Le calzature, che raramente vengono modellate in modo adeguato sulla morfologia del piede, causerebbero dei falsi movimenti e ripercussioni all’interno del tratto spinale. Molte sono le testimonianze nel web di persone, anche di una certa età, che affermano di aver risolto i loro problemi di schiena con questa semplice pratica. L’adozione di questa filosofia partirebbe inoltre da un desiderio di forte contatto con la terra e di comunione col suolo. Non a caso tutte le discipline orientali, quali yoga e arti marziali vengono eseguite a piedi nudi.

Se tra le vostre paure c’è quella di prendere freddo o peggio qualche infezione da contatto con un suolo non proprio pulito, niente paura. Il camminare scalzi infatti, aiuterebbe la termoregolazione corporea, in quanto allenando i propri piedi al contatto con superfici fredde si faciliterebbe l’autoproduzione di calore nel corpo e l’aumento delle difese immunitarie. Per quanto riguarda infezioni, funghi e micosi, questi in ambiente asciutto non prolifererebbero. Inoltre un piede privo di scarpe non è soggetto a sudorazione e di conseguenza non emana nemmeno cattivi odori.

A livelli più alti, lo Scalzismo diventa un vero e proprio sport: il BareFooting Hiking. Ossia la scalata tra i monti a piedi nudi. Chiaramente la disciplina sportiva richiede una certa esperienza. Come in tutte le cose, anche per il Barefooting è consigliato un approccio graduale. Se siete incuriositi, quindi, evitate di lanciarvi sin dal primo giorno in passeggiate nel traffico cittadino, piuttosto iniziate con un approccio più dolce sulla sabbia, sul prato o su percorsi fatti appositamente.

In Germania, infatti, esistono numerosi parchi attrezzati per il Barfuss. Tra questi citiamo il Barfusspfad di Ribbeck, dove al costo di solo 1€ è possibile camminare in piena libertà su diverse superfici e percorsi attrezzati per allenare i vostri piedi nudi. Molto spesso le tendenze si spingono ben oltre alla ricerca dello stile di vita migliore, spesso si cerca un ritorno all’origine e molto spesso ancora l’evoluzione diventa involuzione. E voi, siete disposti ad appendere al chiodo le vostre Manolo Blahnik?

Foto © Burkhard 55 CC BY SA 2.0

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